Il sesto episodio della settima stagione della serie Il trono di spade, Beyond the Wall, ha riservato grandi sorprese e molti momenti sconvolgenti.
Gli autori, il regista e i protagonisti hanno commentato alcuni dei passaggi più importanti.
Attenzione, la notizia contiene spoiler: non proseguite con la lettura se non avete visto la puntata e non volete anticipazioni!
A Grande Inverno si è ad esempio assistito al confronto tra Arya e Sansa a causa della lettera che aveva nascosto Ditocorto.
Dan Weiss ha spiegato che le due sorelle sono persone diverse e si sono allontanate nel corso del tempo, vivendo delle esperienze che le hanno profondamente cambiate. Il produttore Bryan Cogman ha invece ricordato che Arya e Sansa non sono mai state davvero vicine e non si apprezzavano a vicenda, mentre ora, avendo superato situazioni terribili, hanno qualcosa in comune anche se non sembrano essere disposte ad ammetterlo. Sophie Turner, sulla questione, ha concluso: "Nei romanzi si dice qualcosa sul fatto che Arya e Sansa siano due lati della stessa medaglia. Si vogliono bene ma sono davvero diverse. Non vanno d'accordo. E ora che sono di nuovo insieme la situazione è amplificata perché hanno compiuto dei percorsi completamente diversi e si sono dovute adattare a situazioni talmente differenti che le hanno portate a non considerarsi allo stello livello. Non parlano di quello che hanno vissuto. Non lo hanno mai fatto prima e adesso non lo fanno e non si capiscono. Arya considera ancora Sansa una bimba viziata come era prima di partire per Approdo del Re. C'è una grande mancanza di comunicazione. C'è tensione. E' come in un film horror".
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Paul Kaye, interprete di Thoros di Myr, ha invece ammesso di essere un po' deluso del fatto di non poter recitare nell'ultima stagione dello show ma di essere stato felice di aver avuto l'occasione di ritornare per la settima perché tra le pagine è legato al destino di Lady Stoneheart che non appare invece nell'adattamento per il piccolo schermo.
L'attore ha apprezzato il modo epico con cui il personaggio è uscito di scena: "E il fatto che sia stato cremato con i suoi alcolici è fantastico. Ci sarà un messaggio nascosto in questa situazione". Kaye ha però ammesso: "Mi piacevano gli orsi polari, ora non più".
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Una delle sequenze più sconvolgenti è stata la morte di Viserion e la sua trasformazione ed Emilia Clarke ha raccontato: "Spezza il cuore perché non solo l'ha perso ma è passato ai suoi nemici".
Daenerys sarà però ancora più determinata: "Il mio drago non può essere morto per niente, quindi è davvero importante e per la prima volta il mio personaggio si vede vulnerabile".
Un aspetto che però ha divertito l'interprete del personaggio è il fatto che sia stato proprio Viserion a subire la trasformazione, considerando il legame con il fratello: "Ovviamente è la pecora nera, ovviamente doveva essere lui a trasformarsi". L'attrice ha poi concluso sottolineando come ora Daenerys sia stanca di tattiche e di attendere e ha deciso di entrare in azione, dimostrandosi più brutale del previsto.
Alla regia della puntata c'era Alan Taylor che ha raccontato le difficoltà nel girare le scene d'azione: "Non si poteva vedere molto distante. C'era zero visibilità e si ha un modo diverso di correre quando non si può vedere nulla".
I costumi, inoltre, hanno dovuto prevedere la presenza di piccoli tubi in cui scorreva dell'acqua fredda durante le pause delle riprese per evitare che gli attori soffrissero per l'eccessivo calore.
L'orso polare zombie, invece, è stato creato dalla WETA ed era un elemento che gli showrunner volevano inserire da tempo, mentre la scelta di mantenere un numero di personaggi limitati coinvolti in battaglia ha permesso di mantenere un po' di intimità nella situazione, concentrando l'attenzione su personaggi a cui gli spettatori ormai sono legati. La morte del drago, infine, è stato il momento più emotivo dell'episodio e il regista ha deciso di concentrarsi sulla reazione di Daenerys e di Jon e Jorah, due uomini che provano qualcosa per lei.