Per il regista di John Wick 3: Parabellum, Chad Stahelski, la morte di Brandon Lee sul set de Il corvo è stata causata da una catena di errori. I due, all'epoca delle riprese di quel film cult e maledetto, erano amici. Stahelski infatti praticava arti marziali ed è stato proprio grazie a quel legame che è stato chiamato a sostituire il figlio di Bruce Lee dopo il tragico incidente. Una cosa tutt'altro che semplice all'epoca e che gli ha cambiato letteralmente la vita, come ha spiegato in una intervista per il canale di Yahoo.
Lee è rimasto ucciso da un proiettile finto rimasto accidentalmente nella canna della pistola durante la scena di una sparatoria. Un tragico e fatale errore dovuto verosimilmente al controllo superficiale da parte dell'addetto alla sicurezza delle armi che non si era reso conto che all'interno dell'arma c'era un frammento di un'altra cartuccia sparata in un ciak precedente.
Il regista di John Wick 3: Parabellum (qui la nostra recensione di John Wick 3: Parabellum), ha spiegato come questa vicenda abbia avuto un impatto devastante sulla sua esistenza: "È più che altro come gestisci la tua vita, immagino. Guarda, puoi parlare di leggi e sicurezza, ma potresti anche parlare di lavoro nell'esercito, della Polizia, del settore edile, o di lavori in fabbrica. Ci sono fattori di sicurezza in tutti questi settori. L'incidente di Brandon fu una combinazione di tante cose stupide messe insieme. Sei stanco, commetti un piccolo errore e tutto si complica. Sai perché accadono gli incidenti automobilistici? Capita agli avvocati, agli scienziati che si occupano di missili; fai qualcosa di stupido come versare un drink, metterti apposto i capelli, guardarti a uno specchio o mandare un sms e...sei morto. Quanto è accaduto ha cambiato per sempre il settore per quanto riguarda le armi da fuoco". Stahelsky rimarca come questo ultimo aspetto, legato alla sicurezza delle armi durante le riprese di un film sia avvenuto dopo la morte di Brandon Lee: "Nessuno vuol cambiare nulla finché non succede qualcosa di brutto, si è uno schifo vero? Conosco molto bene questa storia e ti assicuro che comunque non puoi puntare il dito contro solo una singola causa, ci sono stati semmai un sacco di piccoli stupidi errori che non sarebbero mai dovuti accadere".
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Il corvo fu poi terminato, dopo una pausa di tutta la crew, rimasta ovviamente sotto choc per quello che rimane uno degli incidenti più inspiegabili mai avvenuti durante la lavorazione di un film. Tanto da guadagnarsi in seguito la fama di opera maledetta con tutta una serie di ipotesi di tipo complottistico, la cui suggestione fu alimentata dal fatto che anche il padre di Brandon, il leggendario Bruce Lee, morì per un incidente fatale sul set. Per finire gli ultimi take venne chiamato proprio Chad Stahelski che sostituì Lee. Era alla sua prima esperienza nel mondo del cinema e non è stata proprio una passeggiata: "Il primo giorno ho messo il trucco e sono entrato nel set dove è successo l'incidente e, sì, rimani colpito da tutto ciò, per fortuna ero giovane con tante cose per la testa e ti metti in discussione. 'Questo è quello che avrebbe voluto'. E chi lo sa, giusto? Ma fino ad oggi, credo ancora che Brandon avrebbe voluto che la cosa fosse fatta, e fatta bene, e ora è un classico di culto, ed anche uno dei miei film preferiti".
Uscito nelle sale esattamente 25 anni fa, Il corvo di Alex Proyas diventò immediatamente un film amatissimo e di grande successo con oltre 170 milioni di dollari al box office e consegnò, anche per via di quell'assurda morte, Brandon Lee alla leggenda.