Ieri, 16 luglio, è uscito il libro postumo di Andrea Camilleri, Riccardino, con cui lo scrittore siciliano ha scelto di dire addio a Il Commissario Montalbano. Camilleri l'aveva scritto tra il 2004 e il 2005 e aveva dato una copia del romanzo a Elvira Sellerio affinché la conservasse presso la sua casa editrice fino alla sua morte.
Dopo la morte di Elvira, l'ultimo lavoro dello scrittore siciliano è finito nelle mani di suo figlio, Antonio Sellerio, che ha deciso di seguire alla lettera le indicazioni di Camilleri. Quest'ultimo ha sempre considerato il siciliano letterario una lingua viva e in perpetua evoluzione e per questo motivo, nel 2016, decise di riscrivere parte del libro affinché fosse al passo coi tempi.
Esistono due versioni dell'ultimo libro dello scrittore siciliano: l'originale e quella rivisitata in seguito da Camilleri prima di morire. "Camilleri teneva a che i lettori fossero messi in grado di conoscere i cambiamenti nella sua scrittura", spiega Antonio Sellerio all'Ansa. "Lo riscrisse perché si era reso conto che in questi anni la sua lingua era notevolmente cambiata."
A proposito di Riccardino, pur non svelando assolutamente nulla della trama, lo stesso Andrea Camilleri aveva detto: "Non si tratta tanto di un romanzo, quanto di un metaromanzo dove il Commissario dialoga con me e anche con l'altro il Commissario Montalbano, quello televisivo." L'editore invece lo definisce "un romanzo in cui Camilleri affronta il suo rapporto con Montalbano e appare 'pirsonalmente di pirsona'. Un romanzo in cui la passione per Pirandello emerge in tutta la sua forza."