Quando si parla de Il Cigno Nero, è impossibile non ricordare l'intensità delle interpretazioni di Natalie Portman e Mila Kunis. Nel film, le due attrici incarnavano una rivalità feroce, spingendo le rispettive ballerine in un confronto psicologico e fisico che ha segnato la storia del cinema recente. Tuttavia, la competizione che il pubblico ha visto sullo schermo non trovò riscontro nella vita reale, nonostante i tentativi del regista Darren Aronofsky di creare tensione anche fuori dal set.
Il regista e il tentativo di creare tensione
In occasione del 15° anniversario del film, Portman, Kunis e Aronofsky si sono ritrovati insieme per ricordare quell'esperienza. Intervistato da Vogue, il regista ha confessato di aver provato a "giocare sporco" per stimolare le attrici: "La mia idea era quella di instillare un po' di competizione, ma Mila e Natalie hanno capito subito cosa stessi cercando di fare e l'hanno trasformato in uno scherzo".

Portman ha raccontato che Aronofsky aveva tentato di metterle pressione sin dall'inizio. "Ricordo che mi disse: 'Sai, Nat, Mila balla davvero bene'. E io risposi: 'Certo che lo so! È incredibilmente talentuosa e sono felice che stia facendo un ottimo lavoro'", ha spiegato l'attrice, che alla fine vinse l'Oscar come miglior protagonista per la sua interpretazione.
Anche Kunis ha ricordato con ironia i piccoli "trucchi" del regista. "Darren mi diceva: 'Nat non si ferma mai, lavora anche nei weekend'. Poi scrivevo a lei e scoprivo che non era affatto vero. È così che abbiamo capito cosa stava succedendo. Ma era tutto per puro divertimento, non c'era alcuna vera tensione".

Nonostante il fallito tentativo di alimentare rivalità fuori dallo schermo, il film raggiunse risultati straordinari: Il Cigno Nero ottenne cinque nomination agli Oscar, compresi miglior film e miglior regia, consolidando la carriera di Aronofsky e consacrando Natalie Portman con la sua prima statuetta.