Da oggi sono disponibili su Disney Plus 30 stagioni de I Simpson, la prima volta che la serie si trova per intero su un servizio di streaming. Uno degli autentici colpacci della Disney, che con l'acquisto della 20th Century Fox lo scorso anno è diventata proprietaria della storica serie animata a firma di Matt Groening, che dal 1989 a oggi ha generato più di 600 episodi e svariati prodotti derivati di successo, tra cui un lungometraggio cinematografico uscito nell'estate del 2007, anch'esso disponibile su Disney+. La stagione 31 è in corso in America, ed è già stata confermata la 32, che conterrà il settecentesimo episodio dello show.
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Da oggi, quindi, gli utenti italiani potranno vedere tutti gli episodi de I Simpson, o quasi. Escludendo la trentunesima stagione che sarà disponibile dopo la fine della messa in onda americana, manca infatti all'appello Papà-zzo da legare, la premiere della terza stagione. Il motivo? In originale, come ospite vocale, c'è Michael Jackson, e dopo l'uscita del documentario Leaving Neverland gli autori hanno deciso di rimuovere l'episodio dal circuito delle repliche, streaming incluso. Lo scorso novembre, con il lancio americano di Disney+, c'era stata anche una piccola controversia legata al formato di alcuni degli episodi, presentati nel 16:9 attualmente in uso anziché nel formato originale, il che comportava il taglio involontario di alcune gag visive.
I Simpson ha fatto parlare di sé negli Stati Uniti anche per la recente decisione di Hank Azaria, voce di Apu in originale, di non interpretare più il personaggio in questione, la cui caratterizzazione vocale è giudicata offensiva dagli americani di origine indiana. Stando a Matt Groening, ciò non comporta la rimozione di Apu dalla serie, il che significa che o sarà scelto un altro doppiatore o, come per i personaggi doppiati dal compianto Phil Hartman, apparirà senza parlare in episodi futuri.