La serie Showtime Homeland si è sempre distinta per l'attenzione all'attualità e agli eventi che accadono nel mondo reale. La quinta stagione dello show ha spostato l'attenzione dal Medio Oriente all'Europa per focalizzarsi su eventi come gli attacchi a Parigi del 2015. Adesso, col ritorno a New York, i nuovi episodi di Homeland sposteranno l'attenzione da attacchi terroristi si vasta scala e cellule organizzate per concentrarsi su un altro tipo di minacce 'fai da te'.
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Il climax della quinta stagione ha messo in scena la minaccia di un attacco terroristico a Berlino quasi in contemporanea con gli eventi di Parigi, ma il produttore Alex Gansa ha spiegato che stavolta non ci sarà lo stesso rischio. I nuovi episodi si concentreranno maggiormente sulla radicalizzazione isolata più che sui gruppi organizzati.
"La scorsa stagione il mondo si è impossessato tragicamente degli eventi che stavamo raccontando. Sapevamo che saremmo tornati a New York e in America. E non volevamo drammatizzare attentati terroristici negli USA, e soprattutto a New York, visto che non esistono minacce in tal senso. Questo è stato il nostro principio karmico da seguire. Non vogliamo raccontare la presenza di cellule di ISIS o Al Qaeda negli USA come in Europa perché, secondo la nostra intelligence, non ce ne sono. Perciò ci concentreremo su episodi isolati, radicalizzazioni individuali, rischi di tipo diverso dall'11 settembre. Abbiamo fatto una scelta consapevole di non parlare di attacchi terroristici su grande scala a New York. La paura sarà più psicologica, e siamo curiosi di vedere come il pubblico accoglierà la nostra scelta".
La sesta stagione di Homeland prenderà il via il 15 gennaio negli USA.
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