Jason Isaacs ha criticato duramente i fan di Harry Potter che hanno diffuso commenti razzisti dopo l'annuncio che Paapa Essiedu interpreterà Piton nella nuova serie tv tratta dai romanzi di J.K. Rowling.
L'attore, che ha interpretato Lucius Malfoy nella saga cinematografica, ha affrontato la questione durante l'evento Fans Expo, come riportato da Collider.
Il sostegno di Isaacs a Essiedu
Nei film di Harry Potter era stato l'indimenticabile Alan Rickman ad avere il ruolo di Severus Piton. L'adattamento televisivo della storia, invece, vedrà impegnato Paapa Essiedu, conosciuto in tutto il mondo grazie a I May Destroy You, nell'iconica parte.

Jason Isaacs ha ora dichiarato: "Lui è uno degli attori migliori che abbia mai visto durante tutta la mia vita. Ho visto online che stanno condividendo commenti maleducati su di lui, che sono razzisti. Tutto il cast della nuova serie televisiva di Harry Potter è fantastico".
L'attore ha quindi aggiunto: "Spero si ingoieranno la lingua, quella digitale, quando vedranno ciò che Paapa è in grado di fare sullo schermo".
Una presenza controversa nel cast
I fan di Harry Potter si erano chiesti inoltre a lungo se le posizioni assunte da Essiedu nei confronti della sentenza della Corte Suprema britannica, che ha deliberato che "la definizione legale di donna è riferita al sesso biologico", potessero avere delle conseguenze nel suo coinvolgimento nello show, essendo in opposizione con quelle dell'autrice della saga letteraria.
Oltre 400 attori, tra cui Paapa, avevano infatti firmato una lettera aperta rivolta a chi lavora nel campo dell'intrattenimento per chiedere che la comunità transgender venga protetta.
La scrittrice J.K. Rowling, rispondendo su Twitter a una domanda dei suoi follower, ha spiegato perché l'interprete di Piton: non deve temere delle ripercussioni sulla sua carriera. La scrittrice ha dichiarato: "Non ho il potere di licenziare un attore dalla serie, e anche se avessi quel potere non lo userei. Non credo nel privare le persone del loro lavoro o del loro stipendio perché hanno delle convinzioni, protette legalmente, che sono diverse dalle mie".