James Gunn è stato licenziato dalla Disney a causa di alcuni suoi tweet pubblicati alcuni anni fa che contenevano battute offensive in cui scherzava su argomenti come pedofilia e violenza sessuale. Il regista, che quindi non tornerà sul set per completare la trilogia di Guardiani della Galassia e non parteciperà in nessun modo al Comic-Con di San Diego, ha ora condiviso un comunicato stampa per commentare la decisione dello studio, dimostrando di aver accettato quanto accaduto con una certa filosofia e saggezza.
Gunn ha dichiarato: "Le mie parole di quasi un decennio fa erano, all'epoca, degli sforzi totalmente falliti e sfortunati di essere un provocatore. Me ne sono pentito da allora per molti anni - non solo perché erano stupide, non per niente divertenti e incredibilmente insensibili e certamente non provocatorie come avevo sperato, ma anche perché non riflettono la persona che sono oggi e che sono stato ormai da tempo".
Il regista ha proseguito: "Non importa quanto tempo sia passato, capisco e accetto le decisioni professionali prese oggi. Anche dopo tutti questi anni mi assumo totalmente la responsabilità del modo in cui mi sono comportato. Tutto quello che posso fare ora, oltre a offrire le più sincere e sentite scuse, è essere il miglior essere umano che posso essere: in grado di accettare, comprendere, determinato a comportarmi in modo equo e molto più riflessivo per quanto riguarda le mie dichiarazioni e i miei obblighi all'interno dei nostri discorsi pubblici. Offro ancora, a tutte le persone che lavorano nel settore non solo, le mie più profonde scuse. Voglio bene a tutti voi".
I responsabili della Marvel dovranno ora decidere come procedere per quanto riguarda la realizzazione del terzo capitolo delle avventure dei Guardiani della Galassia, di cui James Gunn avrebbe dovuto essere sceneggiatore e regista, considerando che le riprese erano in programma in autunno.