Green Zone, un film del 2010 diretto da Paul Greengrass e sceneggiato da Brian Helgeland, è basato su una storia vera tratta dal libro Imperial Life in the Emerald City di Rajiv Chandrasekaran, un giornalista del Washington Post. Le pagine del volume documentano la vita all'interno della Zona Verde a Baghdad, durante l'invasione dell'Iraq del 2003.
Il libro di Chandrasekaran esamina l'occupazione irachena nel suo complesso: dall'autorità provvisoria della coalizione alla crescente ribellione civile nei paesi post-americani. Uno dei motivi principali dell'invasione americana fu lo sviluppo e/o il possesso di armi di distruzione di massa irachene sotto la guida di Saddam Hussein e questo aspetto è essenziale per la trama del film.
Il titolo della pellicola si riferisce alla Zona Verde, nota anche come Zona Internazionale di Baghdad, che si è formata dopo l'invasione statunitense dell'Iraq nel 2003. La zona in questione è stata il centro governativo dell'Autorità Provvisoria della Coalizione ed in seguito è stata anche il centro delle autorità governative, e internazionali, in Iraq.
Il personaggio di Matt Damon, Roy Miller, è vagamente basato sul maresciallo Richard "Monty" Gonzalez, il quale ha anche lavorato come consulente cinematografico sul set di Green Zone. Gonzales, proprio come Miller, era stato incaricato di cercare armi di distruzione di massa in Iraq all'indomani dell'invasione, armi che non esistevano e che non furono mai trovate.