Giovanni Falcone, Rita Dalla Chiesa parla del loro incontro e svela uno strano dettaglio

Rita Dalla Chiesa ha ricordato su Instagram la morte del Giudice Giovanni Falcone che aveva incontrato durante le indagini per l'omicidio del padre Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Rita dalla Chiesa ha ricordato su Instagram Giovanni Falcone, e la strage di Capaci, nella quale 28 anni fa, il giudice fu ucciso insieme alla moglie e tre agenti di scorta. "Nessuno capisce la devastazione che ti porti dentro" ha scritto l'ex conduttrice di Forum che qualche giorno fa aveva raccontato sulle pagine del Corriere della Sera un aneddoto legato al giudice.

Qualche giorno fa intervistata dal Corriere della Sera Rita Dalla Chiesa aveva raccontato del suo incontro con Giovanni Falcone, incontro che le è rimasto impresso anche per un dettaglio davvero inquietante. "Qualche giorno dopo l'attentato in cui morì papà, mi ricevette a Palermo, nel suo studio, per verificare alcuni dettagli dei diari del Generale. Mi chiese se volevo un caffè. Entrò un appuntato con un vassoio: sopra c'erano dieci tazzine - spiega Rita della Chiesa - in quella stanza eravamo solo io e il giudice! Guardai Falcone con aria interrogativa e lui scosse la testa: 'Non si sa mai', disse scegliendo una tazzina a caso. Chissà quante volte ne ha presa una sperando che dentro ci fosse il caffè e nient'altro".

Era il 3 settembre del 1982 quando l'auto del prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa fu crivellata di corpi partiti da un Kalashnikov AK-47, con lui morì la moglie Emanuela Setti Carraro ed un agente di scorta. La figlia Rita, che l'anno dopo avrebbe debuttato in televisione con il programma Vediamoci sul Due, in occasione della strage di Capaci ha voluto ricordare il Giudice Giovanni Falcone che sentì molto vicino in quegli anni difficili. Nel post pubblicato su Instagram si legge "Ci sono notti in cui non si riesce a dormire. Perché, mentre molti non ricordano, o cercano di nascondere verità evidenti, tu invece ricordi tutto. E nessuno, tranne chi ha vissuto quei giorni sulla propria pelle, riesce a capire le devastazioni che ti porti dentro. #capaci 23 maggio 1992".