Ghost in the Shell, il regista dichiara: "Impossibile per gli animatori di oggi realizzare un mio film"

Mamoru Oshii torna a parlare del suo Angel's Egg, l'opera del 1985 che ancora intriga studiosi e fan, e spiega perché quel tipo di cinema non può emergere nell'ecosistema produttivo contemporaneo.

Una scena di Ghost in the Shell

Mamoru Oshii, autore di Ghost in the Shell e leggenda dell'animazione giapponese, sostiene che un film come Angel's Egg non potrebbe più nascere oggi: l'industria non offre le condizioni tecniche, produttive e artistiche per riprodurne la stessa complessità manuale.

Angel's Egg come simbolo di un'epoca artistica irripetibile

Nel corso di oltre quarant'anni di carriera, Mamoru Oshii ha scolpito un linguaggio unico nel panorama anime: narrativo, filosofico, a volte volutamente più visivo che lineare, fino a diventare il volto di un nuovo modo di intendere l'animazione d'autore con il successo globale di Ghost in the Shell nel 1995. Ma se c'è un titolo che ancora oggi circola come reliquia estetica tra appassionati e studiosi, quello è Angel's Egg, film del 1985 sospeso tra surrealismo e simbolismo biblico, spesso studiato più che raccontato.

Intervistato da The Film Stage, Oshii è netto quando gli viene chiesto se un'opera simile potrebbe nascere oggi: "Credo sarebbe impossibile oggi. I compiti di disegno dettagliato in questo film sarebbero tediosi per la maggior parte degli animatori moderni. Preferiscono impegnarsi in lavori creativi e originali, piuttosto che perfezionare tecniche da artigiano." E non si tratta di una critica generazionale, bensì dell'ammissione che l'intero sistema industriale è cambiato.

A definire Angel's Egg non era solo l'estetica, ma la quantità di fatica letteralmente manuale che le immagini richiedevano: minuscole variazioni, ombre, texture non replicate da software, ma dal corpo umano.

Tra rivoluzione digitale e produzione industriale: perché quell'animazione non può tornare

Oshii chiarisce che il nodo non riguarda soltanto la volontà artistica, ma l'ecosistema produttivo: "L'attuale ambiente di produzione anime non permette più che un progetto come questo venga realizzato. La bellezza del film sta nel fatto che ogni dettaglio è stato creato da mani umane, qualcosa di fondamentalmente diverso dalla precisione prodotta dalle tecnologie digitali di oggi."

La digitalizzazione dell'animazione ha trasformato radicalmente i processi: CGI, colorazioni digitali, sfondi generati tramite compositing, pipeline produttive costruite per ottimizzare tempi e budget. Tutto ciò ha aperto possibilità immense, ma anche standardizzato lo stile: racconti iper-dettagliati, sì, ma filtrati da strumenti che livellano ciò che un tempo era irregolare, imperfetto, personale.

Non a caso Angel's Egg non nasceva per "funzionare" sul mercato globale: era un progetto borderline, quasi anticommerciale, eppure oggi riconosciuto come opera di culto, tanto da tornare nelle sale statunitensi in versione restaurata 4K per i 40 anni.

Nell'intervista Oshii ripercorre anche la sua origine creativa: l'idea era nata da un film irrealizzato su Lupin III, poi riplasmato fino a diventare qualcosa di totalmente diverso, prova di come all'epoca anche i materiali "scartati" potessero generare immaginari radicali. Oggi, osserva l'autore, le condizioni produttive sono differenti e spingono verso efficienza e riconoscibilità: l'unicità di Angel's Egg è dunque figlia tanto dell'intuizione quanto di un'industria che permetteva il rischio.

Naruto, il regista di Ghost in the Shell stava lavorando alla serie: "Ero affascinato dalla moltiplicazione" Naruto, il regista di Ghost in the Shell stava lavorando alla serie: 'Ero affascinato dalla moltiplicazione'

Per questo, più che nostalgia, il discorso di Oshii suona come una testimonianza storica: l'animazione è viva e in continua trasformazione, ma certe sensibilità appartengono a un tempo in cui la lentezza era parte del metodo e non un ostacolo. Angel's Egg continua a esistere non solo come film, ma come domanda: cosa perde l'arte quando perde il suo artigianato?