Nel nuovo film Netflix Jay Kelly, George Clooney e Adam Sandler si trovano a interpretare personaggi ispirati a loro stessi, ma come ha raccontato Clooney, interpretare se stessi è tutt'altro che semplice.
Durante un'intervista a Vanity Fair, l'attore ha infatti ammesso che portare sullo schermo la propria immagine personale è una delle prove più difficili per un attore, e ha colto l'occasione per lodare il suo co-protagonista Adam Sandler, definendolo un interprete capace di grande sensibilità.
Il film, diretto da Noah Baumbach, è un ritratto metacinematografico di una celebrità immaginaria, Jay Kelly (interpretato da Clooney), la cui carriera è al centro di una serie di riflessioni sul successo e sulle aspettative del pubblico. Nel racconto, il personaggio di Sandler, Ron, è il manager di Jay Kelly, e la loro dinamica offre un interessante spaccato sul mondo dello spettacolo. Clooney ha commentato: "Hai mai provato a interpretare te stesso? È una cosa difficile da fare". Queste parole evidenziano la complessità insita nel mostrare sullo schermo una versione autentica di sé.
George Clooney racconta le sfide di interpretare se stessi
L'esperienza di Clooney nel mondo del cinema è molto ampia e varia. Ha lavorato sia in commedie leggere, come Fratello, dove sei?, sia in film drammatici impegnati come Michael Clayton e Syriana. Questa varietà di ruoli lo ha portato a non preoccuparsi troppo se gli spettatori lo vedono "sempre se stesso". Per lui, la chiave sta nella qualità dell'interpretazione più che nell'originalità del personaggio. "Se significa interpretare me stesso, va bene così", ha detto.

Il paragone con la leggendaria carriera di Cary Grant, citato nel film, rafforza questo concetto. Grant è stato un attore capace di spaziare dal dramma alla commedia con eleganza e versatilità, qualità che Clooney ha dimostrato di possedere nel corso della sua carriera.
Adam Sandler, un attore capace di sorprendere oltre la commedia
George Clooney ha voluto difendere Adam Sandler da un'etichetta riduttiva, ricordando che dietro l'immagine di comico si nasconde un attore profondamente emotivo. "Non chiamatelo solo un buffone", ha raccomandato Clooney, "è un attore straordinario". Sandler ha mostrato questo lato anche in film drammatici come Diamanti grezzi, dimostrando la sua versatilità.

Nel film, il ruolo di Ron è quello di un uomo devoto e attento, che ama sinceramente Jay Kelly. Sandler ha descritto il personaggio come "una rappresentazione folle, ma molto reale" di un manager che comprende a fondo la vita di una star.
Un cast ricco e una storia che esplora la celebrità sotto nuove luci
Jay Kelly promette di essere un film profondo e ricco di sfumature, raccontando un "viaggio inaspettatamente intenso attraverso l'Europa" tra i protagonisti. Oltre a Clooney e Sandler, il cast include volti noti come Laura Dern, Billy Crudup, Riley Keough, Jim Broadbent, Patrick Wilson e molti altri. La sceneggiatura è firmata da Noah Baumbach e Emily Mortimer, che appare anche nel cast.

Questa produzione Netflix si propone di riflettere sul peso dell'immagine pubblica e sulla complessità dell'essere celebrità, con un occhio di riguardo alle sfide personali che si celano dietro la fama. Il film uscirà in edizione limitata nelle sale per il periodo delle premiazioni dal 14 novembre, prima di arrivare sulla piattaforma Netflix il 5 dicembre.