Alcuni membri della famiglia di Freddie Mercury, indimenticabile icona dei Queen, hanno rivelato come siano venuti a sapere della malattia del cantante, il cui vero nome era Farrokh Bulsara, e che morì nel 1991, per complicazioni legate all'AIDS.
La madre Jer Bulsara e Roger Cooke, marito di Kashmira (sorella minore di Freddie Mercury), hanno parlato della scelta del cantante di non informare la famiglia di essere affetto dall'AIDS al momento in cui venne a conoscenza della diagnosi. Cook ha così dichiarato: "Non lo ha detto a nessuno, in famiglia. Ce ne siamo accorti gradualmente, avevamo capito che qualcosa non andava ma non avevamo idea di cosa e soprattutto di quanto grave fosse la sua condizione." Poi aggiunge: "Nell'agosto del 1990 Kashmira ed io vedemmo uno strano segno sul suo piede. Si trattava del sarcoma di Kaposi."
Sempre a proposito degli ultimi giorni di vita del cantante, spentosi a Londra nel novembre del 1991, resta toccante la testimonianza di uno dei suoi più stretti e preziosi collaboratori, Peter Freestone, cui Freddie Mercury aveva chiesto aiuto per realizzare quello che era il suo ultimo desiderio, a poche ore dalla morte: ammirare la collezione di quadri e oggetti d'arte situata al piano inferiore della casa in cui viveva.
La vita ma soprattutto la carriera artistica del carismatico frontman dei Queen sono state affrontate (in modo piuttosto impreciso a detta di numerosi fan) da Bohemian Rhapsody, pluripremiato film del 2018 ispirato al gruppo dei Queen. Il film ha scelto però di non trattare della morte e della malattia di Freddie Mercury, motivo per cui in molti hanno ipotizzato un possibile sequel che approfondisca l'ultima parte della vita del cantante. Per adesso, però, resta soltanto una ipotesi.