Florence Pugh, la star di Oppenheimer, parlando con la collega Jodie Turner-Smith in occasione dei premi di stile della rivista Elle, commenta quanto siano spaventose tutte le critiche che ha ricevuto nel corso del tempo per aver esposto la sua pelle e il suo corpo nei film o sul tappeto rosso.
Le critiche
L'attrice ha ricordato l'episodio accaduto più di un anno fa, quando un abito trasparente firmato Valentino indossato durante una sfilata a Roma aveva scatenato una serie di polemiche online sul suo corpo. All'epoca la candidata all'Oscar si mise su Instagram a rispondere e a condannare i commenti volgari che cercavano di "distruggere totalmente il corpo di una donna".
"Parlo del mio corpo in questo modo perché non cerco di nascondere la cellulite sulla mia coscia o la macchia tra il mio braccio e il mio seno: preferirei piuttosto mettere tutto a nudo. Credo che la cosa più spaventosa per me siano i casi in cui le persone si sono arrabbiate perché ho mostrato 'troppo' di me stessa. Quando un anno fa è scoppiato il caso dell'outfit rosa di Valentino, i miei capezzoli erano in mostra attraverso un pezzo di tessuto, e questo ha fatto arrabbiare la gente", ha detto l'attrice.
"È la libertà che spaventa la gente, il fatto che io sia a mio agio e felice", ha continuato Pugh. "Buttare giù le donne criticando il loro corpo ha funzionato per molto tempo. Penso che ora siamo arrivati in un momento in cui molte persone dicono: 'Non me ne frega niente'. Purtroppo siamo diventati così terrorizzati dal corpo umano che non riusciamo nemmeno a guardare i miei due piccoli e adorabili capezzoli dietro un tessuto in un modo che non sia sessuale. Dobbiamo continuare a ricordare a tutti che c'è più di una ragione per cui il corpo delle donne [esiste]".
Florence Pugh, ritratto di una piccola donna, grande attrice
Hollywood tra pressione e body shaming
L'attrice aveva giù parlato di accettazione corporea in occasione dell'uscita di un numero di Vogue e in un'intervista al Telegraph, Pugh ha rivelato di aver addirittura pensato che diventare un attore fosse un "errore madornale" dopo che all'eta di 19 anni, era stata oggetto di body shaming da parte di due dirigenti di uno studio. All'epoca era reduce dal suo debutto cinematografico nel dramma psicologico del 2014 The Falling, quando ha ottenuto un ruolo da protagonista nella sitcom della Fox 'Studio City'.
"Mi sono sentita molto fortunata e grata, e non riuscivo a credere di aver ottenuto questo lavoro di prim'ordine", ha dichiarato l'attrice di Don't Worry Darling, prima di rivelare che i dirigenti dello studio che l'hanno assunta per 'Studio City' hanno iniziato a farla vergognare non appena è stata scritturata. I dirigenti avrebbero chiesto alla Pugh di cambiare del tutto il suo aspetto fisico. "Tutte le cose che cercavano di cambiare di me - che si trattasse del mio peso, del mio aspetto, della forma del mio viso, della forma delle mie sopracciglia - non erano affatto ciò che volevo fare o l'industria in cui volevo lavorare. Pensavo che il mondo del cinema sarebbe stato come [la mia esperienza nel girare] The Falling, che era stata il top. Sentivo di aver commesso un grave errore" ha dichiarato l'attrice, che alla fine ha rifiutato il ruolo ed è tornata a casa in Inghilterra. Due settimane dopo Pugh avrebbe fatto l'audizione per il suo ruolo di punta nel film Lady Macbeth, che tanta fortuna le ha portato in seguito.