Festival del cinema africano: il 7 aprile la serata inaugurale

La diciottesima edizion del festival aprirà i battenti lunedì 7 aprile con il film Padre nuestro di Christopher Zalla.

L'appuntamento per la serata inaugurale del 18° Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina è lunedì 7 aprile alle ore 20.30 presso l'Auditorium San Fedele (Via Ulrico Hoepli 3/b).

Film di apertura del Festival sarà Padre nuestro di Christopher Zalla (USA 2007, 98'), Premio della Giuria al Sundance Film Festival 2007, che narra la storia di un ragazzo messicano che la attraversa illegalmente il confine con gli Stati Uniti alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto, ma viene derubato da un compagno di viaggio dell'unico bene che possiede, la lettera di presentazione di sua madre; la sua drammatica vicenda si intreccia con un mondo di violenza e corruzione quotidiane.

È stato scelto Padre Nuestro come film di apertura proprio perché fa parte della produzione indipendente americana, che negli ultimi anni sempre più spesso rivolge il proprio sguardo verso il mondo degli immigrati. La stessa tendenza si ritrova anche nei film italiani della sezione Extr'A, dedicata alle problematiche relative all'immigrazione nel nostro paese.

Accanto alle sezioni competitive (Concorso Lungometraggi "Finestre sul mondo", Concorso per il Miglior Film Africano, Concorso Documentari "Finestre sul mondo", Concorso Documentari Africani, Concorso Cortometraggi Africani), il Festival propone un "Omaggio a Sembène Ousmane", lo speciale "AFRICA UNITE - Musica e democrazia in Africa", la "Settimana Arabica", anteprime, mostre, incontri, stage.

Tra le novità di quest'anno il Festival Center che si propone come spazio d'incontro per gli ospiti e il pubblico del Festival, crocevia di eventi multiculturali e momenti di relax tra un film e l'altro.

Tra gli ospiti del Festival due nomi particolarmente prestigiosi, lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun e l'attore e produttore Danny Glover, entrambi membri della giuria del concorso Lungometraggi "Finestre sul mondo".