Fedez risponde a Tiziano Ferro: "La verità è che non ti è andata giù la rima sull'evasione fiscale"

Dopo la polemica di Tiziano Ferro, che ha accusato Fedez di bullismo, il rapper ha risposto suggerendo che a non essergli stata perdonata è una rima sull'evasione fiscale presunta del cantante.

Nella vicenda tra Fedez e Tiziano Ferro la risposta del rapper non ha certo tardato ad arrivare ed è stata, come nello stile del marito di Chiara Ferragni, molto social, piuttosto lunga e provocatoria.

Non che Fedez non avesse già risposto alle accuse di bullismo e omofobia di Tiziano Ferro, anzi l'aveva fatto subito, tanto che ne avevamo parlato già presentando la controversia con Ferro, ma, sostiene, la sua voce non è stata ascoltata. Ecco perchè, a distanza di un giorno, è lui stesso che torna a parlarne dalle storie di Instagram. Punzecchiando il cantante di Latina su un paio di punti, come il perdono invece concesso a Fabri Fibra per testi non meno pesanti del suo e, soprattutto, su quello che sarebbe il vero motivo dell'attacco.

"Ieri ho cercato di chiarire il mio pensiero sull'accusa di omofobia e bullismo cercando di prendere l'ennesima polemica e trasformarla per una volta in qualcosa di costruttivo. Oltre a non aver ricevuto nessuna risposta a questa mia proposta né privatamente né pubblicamente questa mattina trovo ancora il mio nome associato alle parole: omofobo, bullo e omofobia" così è partito lo sfogo del rapper. La canzone della contesa si intitola 'Tutto il contrario', scritta quando Fedez aveva 19 anni, e, come lui stesso ha chiarito: "scrivo tutto il contrario di ciò che penso e anche nel momento in cui l'ho scritta non ha mai voluto esserci un testo omofobo ma... tutto il contrario! Mi sono solo stupito di questo tempismo in cui parte una caccia alle streghe per un mio testo di 10 anni fa. E oggi dopo aver provato a trasformare tutto ciò in qualcosa di positivo mi trovo costretto a chiedermi se Tiziano Ferro perdoni i testi omofobi solo a Fabri Fibra con cui hai duettato due anni fa. Questa attenzione per i testi del passato non c'è stata? Come mai?".

La canzone in questione dello storico rivale di Fedez si chiama 'Mal di stomaco' ed è datata 2006. Ci sono però anche altri esempi e addirittura, per il testo di 'A me di te', all'epoca Fabri Fibra fu multato e pesantemente attaccato per quelle parole. Nonostante tutto però Tiziano Ferro non solo non l'ha citato nella sua pubblica accusa, ma ha anche duettato con il rapper di Senigallia. Pertanto Fedez continua: "Non ce l'ho con Fabri Fibra ma con l'unilaterale attenzione verso una mia canzone di 10 anni fa". Risparmiando la parte sul deliberato attacco alla sua persona, o sulla risatina di Tiziano Ferro davanti a quel testo, e per stessa ammissione del suo produttore, il rapper milanese illustra quello che, secondo lui, è il vero motivo dell'attacco in conferenza stampa: "La verità è che a te non è andata giù una mia rima sulla tua presunta evasione fiscale da 3 milioni di euro che nulla ha a che fare con dei temi così delicati come l'omofobia e il bullismo".

La miglior difesa è l'attacco, recita sempre un vecchio proverbio, e Fedez deve averne fatto il suo motto. Alla fine però, che Tiziano Ferro decida di continuare ad alimentare o meno la polemica, tutti i torti il signor Ferragnez non li ha quando scrive: "Mi spiace perché questa operazione non ha portato niente di buono per nessuno. Oggi non si parla di omofobia, non si parla del disco di Tiziano ma si parla di Tiziano Ferro contro Fedez. E a cosa serve? A cosa porta? Al nulla cosmico".