Ha preso il via sotto il segno delle difficoltà che stanno attanagliando l'intero settore, ma anche di un rinnovato vigore, la quattordicesima edizione del Far East Film Festival: il consueto palcoscenico del Teatro Nuovo di Udine ha accolto ieri la cerimonia inaugurale del festival friulano, che si è aperto con il commosso omaggio a Francesco Novelli, storico responsabile del Centro Espressioni Cinematografiche scomparso alla fine del 2011. "Non vogliamo pronunciare la parola crisi", ha detto Sabrina Baracetti, "madrina" della manifestazione. "Se questo festival non fosse riuscito a creare un ponte tra oriente e occidente, se non fosse riuscito ad aprire questa città a culture diverse, se non fosse riuscito insomma a creare cultura per la nostra città, per questa regione e per il paese, allora avrebbe fallito. Noi crediamo che la cultura sia un settore strategico fondamentale, su cui si può e si deve investire." Le ha fatto eco il sindaco di Udine Furio Honsell, come da tradizione presente nella serata di inaugurazione del festival: "Qui al Far East si abbattono le barriere, si mescolano le culture, e ci sentiamo tutti cittadini del mondo".
Dopo un breve numero musicale in cui un corpo di ballo si è esibito sulle note di Sunny dei Boney M., storico brano disco degli anni '70, le luci del teatro si sono spente per accogliere la proiezione del film omonimo: una divertente commedia di produzione coreana, diretta da Kang Hyung-Chul (anche lui presente al Teatro Nuovo) nel segno dell'amarcord e del rimpianto per l'adolescenza perduta di sette amiche, che si reincontrano dopo 25 anni di lontananza.
La serata è proseguita poi con la seconda pellicola, stavolta di produzione giapponese: si tratta di Hard Romanticker di Gu Su-Yeon (regista nipponico di origini coreane), dura storia dal sapore autobiografico di un ribelle senza causa, che trascorre la sua giovinezza tra guerre di bande, piccoli crimini e droghe.
Nella giornata di oggi sono previsti invece, tra gli altri, i film Warriors of the Rainbow: Seediq Bale (pellicola storico/avventurosa di produzione taiwanese, già presentata all'ultimo Festival di Venezia), l'anteprima mondiale di Thermae Romae (insolito esempio di peplum giapponese, girato a Cinecittà) e il teso thriller hongkonghese Nightfall.