Ezio Greggio: il conduttore di Striscia la Notizia manda un bus a salvare le famiglie ucraine

Ezio Greggio ha detto di avere una 'buona notizia da darci': il celeberrimo conduttore di Striscia la Notizia ha deciso di inviare un bus per salvare le famiglie ucraine.

Ezio Greggio ha scelto Instagram per annunciare di aver appena inviato un bus in Ucraina al fine di salvare le famiglie che in questo momento si sono ritrovate senza casa e senza lavoro a causa dell'invasione russa voluta da Vladimir Putin.

Il celebre conduttore ha pubblicato una foto sul proprio profilo aggiungendo nella didascalia un comunicato che recita: "E' partito oggi il bus della Missione Ponte Italia-Ucraina-Monaco, organizzato da Ezio Greggio con la sua Associazione di solidarietà di Monaco ed altri amici italiani e di Monaco in aiuto dei profughi ucraini in fuga dalla guerra, attualmente ospitati in un campo profughi in Polonia."

L'autobus porterà in Italia 51 persone in questo primo viaggio della salvezza, prevalentemente donne e bambini che hanno parenti ed amici che li ospiteranno in Italia. Le altre persone che non hanno una destinazione verranno ospitate attraverso strutture della Comunità di Sant'Egidio.

"E' mio padre Nereo che mi ha insegnato la solidarietà", ha dichiarato Ezio. "Un uomo che ha passato più di 3 anni in guerra, le difficoltà del fronte e del campo di concentramento. Ma anche quelle delle famiglie italiane dei miei parenti durante l'occupazione nazista mi hanno reso sensibile fin da ragazzo al dramma della guerra. Il mio amico Francesco Nespega di Roma andato personalmente pochi giorni fa a recuperare i primi profughi con un van mi ha raccontato la sua esperienza: ho capito che si poteva fare qualcosa di concreto, e come faccio da 28 anni per i reparti di neonatologia, ho agito direttamente e ho organizzato questa prima missione. Da oggi inizia questo progetto per portare in salvo tante persone e dare loro una speranza di fuggire dall'orrore della guerra, dare loro speranza e un pò di serenità in attesa che questo dramma finisca e possano in futuro tornare in Ucraina, dai loro cari e nelle loro case."