Emma Thompson ha partecipato come ospite all'ultima puntata del The Late Show with Stephen Colbert, e ha commentato con veemenza un argomento molto dibattuto come quello dell'intelligenza artificiale.
In particolare, Thompson è molto arrabbiata per l'impatto dell'IA sul processo creativo delle persone e ha raccontato un esempio che la riguarda in prima persona.
Emma Thompson furiosa con l'intelligenza artificiale
"Un'irritazione intensa. Non riesco nemmeno a spiegartelo" ha confessato Thompson "Perché io scrivo a mano, su un blocco, vecchia maniera, perché credo che ci sia una connessione tra il cervello e la mano".
Un processo a cui l'IA mette i bastoni tra le ruote: "È molto importante per me. E poi, quando ho scritto qualcosa, lo trascrivo in un documento Word. Ultimamente, però, il documento Word continua a dire: 'Vuoi che lo riscriva per te?'. E allora finisco per dire: 'Non ho bisogno che tu riscriva ciò che ho appena scritto, vuoi andartene a fanculo?! Solo andartene a fanculo!'. Sono così irritata".
L'aneddoto sulla tecnologia legato all'Oscar di Emma Thompson
Nella medesima puntata dello show di Colbert, l'attrice britannica ha ricordato un episodio che accadde durante la scrittura della sceneggiatura che le valse l'Oscar per Ragione e sentimento.
"Ricordo che una volta, mentre stavo finendo Ragione e sentimento al computer" ha spiegato "sono tornata dal bagno e ho scoperto che aveva trasformato l'intera sceneggiatura in geroglifici, completamente sparita, la sceneggiatura".
Completamente nel panico, Emma Thompson si è catapultata nella casa di Stephen Fry, il quale ci mise circa otto ore per cercare di recuperare il testo: "E alla fine è uscito tutto in un'unica lunga frase. Ho dovuto rifarlo da capo. Il computer se l'era presa e l'aveva nascosta, come se l'avesse fatto apposta". Proprio grazie a quel testo, Thompson vinse l'Oscar alla miglior sceneggiatura non originale nel 1996, dopo quello alla miglior attrice vinto nel 1993 per Casa Howard.