Dwayne Johnson è pronto a dare una svolta alla propria carriera di attore lasciandosi alle spalle i blockbuster per puntare a ruoli più impegnativi e seri. L'ex campione della WWE noto soprattutto per i suoi film comici o ricchi di azione, ha detto di voler esplorare film che trattino di "lotta e sofferenza".
Come ha annunciato di recente, Johnson reciterà presto in The Smashing Machine, biopic su Mark Kerr, leggenda dell'MMA fighter e pioniere della UFC. La pellicola prodotta dallo studio indipendente A24 sarà scritta e diretta da Benny Safdie.
Parlando del nuovo progetto con Variety, Dwayne Johnson si è detto entusiasta di lavorare con Safdie, che ha elogiato per la sua visione creativa e la narrazione audace. "Benny vuole creare, e continua a spingersi oltre i limiti quando si tratta di storie crude e reali, personaggi autentici e, a volte, scomodi", ha affermato. "Sono a un punto della mia carriera in cui voglio spingermi oltre in modi in cui non mi sono spinto in passato. Sono a un punto della mia carriera in cui voglio realizzare film che contino, che esplorino l'umanità, la lotta e il dolore".
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Il futuro di Dwayne Johnson sullo schermo
L'attore ha poi specificato: "Voglio essere chiaro, non rinnego i grandi film. Adoro realizzarli, hanno un valore e un'importanza enormi... ma c'è un tempo e un luogo per loro. Sono a questo punto della mia carriera in cui voglio di più. E non intendo dire che voglio maggiori incassi. Voglio dire, voglio più umanità. Ed è per questo che Benny Safdie è per me il partner perfetto, collaborativo e affamato".
The Smashing Machine sarà "il progetto e il ruolo più drammatico finora" di Dwayne Johnson, secondo A24. Nel film l'ex wrestler interpreterà Mark Kerr, che è stata una forza dominante nella scena MMA dal 1997 al 2009. Kerr ha vinto due campionati dei pesi massimi UFC, un torneo del campionato mondiale Vale Tudo e ha gareggiato nel Pride FC. Ha anche affrontato problemi personali come dipendenza da alcool e droghe e problemi relazionali, che sono stati documentati in un film della HBO del 2003, anch'esso intitolato The Smashing Machine, dal suo soprannome.