Le sforbiciate operate su Django Unchained, revenge western di Quentin Tarantino uscito vittorioso dalla Notte degli Oscar, non sono servite a molto in Cina. I tagli erano serviti a far approvare la pellicola dalla censura nazionale, ma i cinema non lo hanno potuto proiettare. A quanto pare nel giorno di apertura sarebbe stata vietata la proiezione del successo occidentale. L'ordine è arrivato all'improvviso dopo settimane di intensa campagna promozionale in Cina, attualmente il secondo mercato cinematografico mondiale. Interrogati sull'accaduto, due impiegati dei cinema di Pechino che hanno insistito per rimanere anonimi hanno detto di aver ricevuto l'oridine dall'importatore, China Film Group Corporation, il quale ha citato un problema tecnico non meglio specificato.
Django Unchained aveva passato il vaglio della censura cinese dopo che alcune scene violente erano state tagliate e lo stesso Tarantino aveva dichiarato di aver supervisionato il processo di attenuazione dei colori per nascondere l'uso del sangue sullo schermo, ma evidentemente tutto questo non è bastato. Un portavoce per la branca cinese della Sony, distributore del film, aveva dichiarato: "Queste piccole modifiche non altereranno la qualità del film, visto che si tratta di schiarire i colori o diminuire l'altezza degli spruzzi di sangue. Quentin sa come aggiustare il film ed è necessario che sia in persona a occuparsene. Puoi dargli dei suggerimenti, ma deve essere lui a fare il lavoro". Ora staremo a vedere che accadrà e se il film riuscirà finalmente a essere proiettato. Purtroppo per Tarantino questo non è il primo rinvio di una premiere visto che a dicembre la stessa compagnia di produzione aveva deciso di cancellare la prima proiezione a Hollywood per rispetto delle vittime del massacro della Sandy Hook.