Il comico Nate Bargatze guarda oltre il palcoscenico e immagina un impero creativo ispirato ai valori originari di Walt Disney. Con la sua Nateland Company, punta a contenuti per famiglie e sogna perfino un parco a tema. Ma il comico è molto critico verso la Disney di oggi, guidata secondo lui da logiche puramente aziendali.
Nate Bargatze contro "l'impero senz'anima"
Nate Bargatze, uno dei nomi più solidi della stand-up americana, sembra aver tracciato una rotta che dal palco lo porta dritto verso una visione molto più ampia: creare un universo mediatico che abbia il pubblico come stella polare. Dopo aver fondato The Nateland Company nel 2023 - realtà dedicata a contenuti adatti a tutte le età, dagli special comici alle serie, dai podcast alla musica - l'artista sogna ora in grande, con l'ambizione dichiarata di costruire perfino un parco divertimenti a Nashville. "Vi dirò la verità, secondo me siamo più vicini di quanto la gente pensi, anche se manca ancora un po'", ha detto, lasciando intendere che l'idea di Nateland come luogo fisico non è poi così remota.

Il modello a cui guarda è chiaro: Walt Disney, non tanto come azienda quanto come visione. "Era uno che teneva davvero al pubblico", ha dichiarato Bargatze a Esquire, con l'ammirazione di chi sogna non solo di intrattenere, ma anche di costruire anche lui qualcosa che resti.
Non manca, però, una vena polemica nei confronti del gigante che lo ha ispirato: "Oggi Disney è gestita da un tizio che è solo un uomo d'affari", ha affermato senza giri di parole. "E questo tizio non si preoccupa del pubblico". Un'accusa netta, che nasce da una visione quasi romantica del mestiere dell'intrattenimento. Per Bargatze, ogni passo creativo deve passare dalla relazione con chi guarda: "Niente di tutto questo succede senza di loro". Reduce da uno show da 1,2 milioni di biglietti venduti nel 2024 e in procinto di condurre la 77ª edizione degli Emmy, il comico ha recentemente confidato di voler lasciare il tour: "Non ho intenzione di fare stand-up per sempre. Voglio fare cinema. Ma il pubblico sarà sempre al centro. Provo a non farlo per me. Lo faccio per voi". La fiducia del pubblico, in fondo, per lui è la vera moneta di scambio.