David 2019, Fiorello: “Ai funerali si vedono persone molto più allegre”

Fiorello ha commentato i David di Donatello 2019 all'indomani della serata condotta da Carlo Conti ma ha usato parole durissime contro lo snobismo degli organizzatori.

Una foto di Rosario Fiorello
Una foto di Rosario Fiorello

Fiorello non le manda certo a dire ai David di Donatello 2019 e ai suoi organizzatori. All'indomani della serata di premiazione condotta da Carlo Conti, lo showman ha espresso un giudizio molto critico su quanto andato in onda ieri sera su Rai1.

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"Ai funerali si vedono persone molto più allegre e serene di quelle viste ieri in platea ai David" ha detto Fiorello con la schiettezza che da sempre lo contraddistingue. L'ha fatto durante una colazione al bar e una diretta social. Avrebbe dovuto commentare le notizie principali del giorno ma l'argomento David di Donatello ha rubato tutta la sua attenzione e la sua verve polemica. Ha svelato che gli organizzatori gli chiedono da anni di salire su quel palco per un numero che faccia ridere il pubblico a casa, ma il punto per Fiorello sta proprio qui: è la platea in sala ad essere triste. "Mi hanno invitato più volte a fare un numero, ma non ci andrò mai perché la platea dei David sembra infastidita dalla comicità. Sembrano dire 'noi siamo quelli del cinema, voi non siete niente'. E' una festa tra loro".

Sia chiaro, l'intento del conduttore (che tra l'altro dovrebbe tornare a breve con uno show tutto suo proprio per la RAI) non è quello di denigrare né il collega Carlo Conti né la "direzione artistica" della Rai: "Non è un problema di conduzione, ma è una passerella di premi in cui manca lo show", niente a che vedere, insomma, con quella cerimonia americana anche nota come Oscar che i David tentano da anni di replicare senza successo. La colpa insomma sarebbe di "quelli del cinema", troppo elitari e snob. "Dovreste essere più vicini al pubblico anche nelle storie che raccontate. Sembra quasi che, a parte il momento con Gabriele Muccino dedicato al pubblico, il resto sia una cosa tra loro. Inutile poi dire alla gente di andare al cinema". Due momenti dedicati alla comicità in realtà ci sono stati - con i Boiler ed Enrico Brignano - ma sono stati "guardati con disprezzo".

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E che dire dei film? "Le cinquine dei film erano disgrazie" nel senso che trova strano che i migliori film, per i David di Donatello, siano sempre d'argomento triste. Fiorello non trova possibile che in un Paese come l'Italia, patria della commedia, sembra che non esistano commedie quando si tratta di distribuire premi. Con un pensiero finale per il buon Nanni Moretti: "L'ho visto inquadrato in mezzo al pubblico e mi sono stupito chiedendomi che ci facesse lì. Al momento dei documentari mi sono detto 'ecco perché c'è' e infatti ecco i cinque candidati, aprono la busta e lui è il vincitore. Uno come lui se non gli dicono prima 'vieni perché ti diamo un premio', non va a stare lì seduto a vedere se vince lui, deve esserne certo".