Damon Lindelof ha difeso pubblicamente la quinta stagione della serie Il trono di spade, di cui è un grande fan.
Al magazine Entertainmetn Weekly ha rivelato tutti i motivi per cui non trova corrette le critiche rivolte all'adattamento per il piccolo schermo dei romanzi di George R.R. Martin.
Lo sceneggiatore e produttore ha raccontato che stava concludendo la lettura del terzo capitolo della saga Cronache del ghiaccio e del fuoco quando è andata in onda la première dello show della HBO negli Stati Uniti. Sapere già il destino di Ned gli ha fatto provare un po' di senso di superiorità e al tempo stesso di gelosia nei confronti di chi non sapeva nulla della storia e la stava scoprendo episodio dopo episodio in tv, decidendo quindi di smettere di leggere i libri. Nella quinta stagione Lindelof ha provato invece sensazioni diverse: "Stavo avvicinandomi allo show senza sapere nulla e sono rimasto sorpreso. Molte cose accadute sono state sorprendenti. Essendo qualcuno che lavora in televisione, vedo quello show e non capisco come riescano a farlo. Semplicemente non comprendo, da un punto di vista logico, mi risulta impossibile capire come siano in grado di realizzare quel prodotto di livello così alto nel tempo che hanno a disposizione, pur avendo così tante location e parti da gestire".
Damon ha ammesso di rimanere coinvolto maggiormente da alcune parti della trama piuttosto che altre, tuttavia gli dispiace che le persone non si rendano conto che per produrre degli episodi di quel tipo si debbano prima gettare delle basi con puntate in cui la storia prende inizio. L'episodio che ha lasciato il segno è stato però Aspra dimora: "Quando lo stavo guardando stavo pensando 'Quella è una delle ore di televisioni più eccellenti che io abbia mai visto'". Lindelof ha aggiunto: "Stavo semplicemente a bocca aperta".
Al termine della sequenza di battaglia, dopo che Jon Snow si allontana in barca, la sua reazione è stata la seguente: "Pensavo 'Non c'è attualmente niente di meglio in televisione'. Secondo me ti basta dimostrare l'eccellenza una volta a stagione per convincermi a considerare l'intera stagione eccellente, o l'intero show. E Il trono di spade è in grado di farlo ogni volta".
La difesa della serie prosegue sottolineando che il tipo di cultura in cui viviamo tende ad analizzare ed enfatizzare ogni difetto e, nonostante Martin non abbia apprezzato il finale di Lost, rimane un grande fan della serie e ne riconosce i grandissimi pregi, senza alcun desiderio di vederla concludersi in modo poco soddisfacente, essendo invece convinto che l'epilogo sarà meraviglioso.
Lindelof in particolare difende le scelte degli autori: "Quando si è amati, c'è questa parte in cui le persone minacciano di smettere di guardare, le persone dicono 'non è buono come in passato', la gente sostiene 'Se uccidete questo personaggio smetterò di vedere lo show'. Una delle cose che ha fatto innamorare il pubblico di Il trono di spade era la sua disponibilità a uccidere chiunque, ma non puoi uccidere Jon Snow, sapete? Potete uccidere tutti ma non Tyrion. E nemmeno Dany. Va tutto bene se non uccidete quei tre. Ma si reagisce: 'Ma pensavamo vi piacesse lo show perché abbiamo ucciso Ned Stark! Era un personaggio da non uccidere!". Quindi dobbiamo accettare questo aspetto".
Lindelof ha ricordato che una settimana il serial può ottenere innumerevoli lodi e quella successiva, a causa di una morte sconvolgente, c'è chi ha voglia smettere di guardarlo anche se in realtà non lo si farà: "Quando vedo un blogger - grazie al cielo non sono più su Twitter perché attiro ogni tipo di problema - o un critico, o chi fa i riassunti che dice 'Ho chiuso con il vostro show', se fossi alla guida della serie li chiamerei per dire 'Non sei più autorizzato a vedere il mio show. Avviserò chiunque nella tua vita di osservarti. Assumerò un investigatore privato per controllare il tuo consumo mediatico ed è meglio per te che tu non lo guardi mai più. Sei sicuro di volerlo fare?'. E' come se ti arrabbiassi con qualcuno che ami, corressi fuori dalla stanza e dicessi che è finita. Ma un'ora dopo stai scusandoti per essere stato un cretino...".