Il futuro dell'anime parla hindi, inglese e giapponese: mentre le piattaforme streaming combattono per la supremazia globale, Sony e Crunchyroll hanno scelto di investire massicciamente sull'India, un terreno fertile per la cultura pop. Tra nuovi canali, produzioni originali e collaborazioni mirate, il colosso vuole trasformare l'India nella nuova patria dell'anime.
Sony e Crunchyroll puntano sull'India
Secondo Ambesh Tiwari, responsabile di Sony YAY!, "Crunchyroll è davvero investita in India" e sta collaborando da vicino con il canale televisivo per "rendere l'anime grande in India". La sinergia ha già portato risultati concreti: il rebranding dei canali VAS su Tata Play e Airtel con i marchi Crunchyroll Anime Local e Crunchyroll Anime Booth, oltre a un'ora quotidiana dedicata su Sony YAY! in prima serata.

Un blocco che, ha anticipato Tiwari, potrebbe presto ampliarsi. L'operazione non riguarda solo i contenuti importati: la partnership si estende anche allo sviluppo di Karna, presentato come il primo anime originale indiano, un passo epocale per un mercato che fino a pochi anni fa si accontentava di doppiaggi e repliche.
Nonostante l'esplosione delle piattaforme digitali, la televisione resta sorprendentemente forte in India. Le fasce serali di Sony YAY!, tra le 21 e mezzanotte, registrano ascolti record: alcuni slot conquistano fino al 30% di share, più del doppio della media del canale.
Serie come Naruto e Jujutsu Kaisen, già disponibili in streaming, riescono comunque a catalizzare milioni di spettatori davanti allo schermo tradizionale, dimostrando che il contenuto di qualità trova sempre la sua strada, indipendentemente dal mezzo.
L'India come nuovo cuore pulsante dell'anime
La strategia di Crunchyroll non si limita alla televisione. Il colosso ha aperto più uffici sul territorio e ha abbassato il costo dell'abbonamento a circa 46 centesimi al mese, una cifra simbolica per rendere l'accesso all'animazione più democratico.

Ogni trimestre vengono acquisiti nuovi titoli in simulcast, mentre eventi come il Comic-Con India trovano in Crunchyroll un partner entusiasta e ben radicato. Non meno importante l'ambizione di sviluppare anime ispirati a personaggi, temi e mitologie locali: un modo per fondere la tradizione giapponese con l'immaginario indiano, creando prodotti in grado di conquistare tanto i fan storici quanto le nuove generazioni.
Ma Sony non è sola. Piattaforme emergenti come Anime Times hanno già messo piede sul mercato, mentre TV Asahi ha distribuito per la prima volta nei cinema indiani un film di Crayon Shin-chan, aprendo la strada a nuove uscite.
Parallelamente cresce l'indotto del merchandising: Sony YAY! ha siglato accordi con marchi come Boat, Mokobara e Soul Store per cavalcare il successo di Naruto. In un contesto dove pop culture, consumi e media si intrecciano, l'India appare destinata a diventare non solo un mercato in espansione, ma il vero laboratorio futuro per l'evoluzione dell'anime nel mondo.