Coronavirus: Ryan Reynolds, Bryan Cranston e Aaron Paul in aiuto dei baristi disoccupati

Dopo Ryan Reynolds, anche Bryan Cranston e Aaron Paul donano parte dei loro ricavi per supportare i baristi disoccupati per colpa del coronavirus.

Alla luce dell'emergenza coronavirus, Bryan Cranston e Aaron Paul si uniscono a Ryan Reynolds per sostenere i baristi disoccupati. Visto il pericoloso aumento dei casi di contagio, anche gli Stati Uniti hanno deciso di far chiudere gli esercizi commerciali non essenziali per incentivare le persone a stare a casa, ma con lo stop a club e locali, molti baristi sono rimasti inevitabilmente senza lavoro.

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La United States Bartender's Guild ha già iniziato a organizzare iniziative di supporto per i lavoratori rimasti a casa senza stipendio (molti dei quali fanno largo affidamento sulle mance più che sulla paga base), con fondi di sussidio e raccolte fondi, ma un grosso aiuto sta arrivando dai vari brand, come Bacardi Limited, che ha messo a disposizione ben 3 milioni di dollari per aiutare gli esercizi in quarantena.

Anche da Hollywood arrivano soldi e solidarietà, come nel caso di Ryan Reynolds e Blake Lively, che hanno donato 1 milione di dollari per le banche alimentari e hanno inoltre annunciato di destinare il 30% degli incassi dalle vendite online di Aviation Gin alla United States Bartender's Guild.

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Poco dopo il collega, anche Bryan Cranston e Aaron Paul hanno lanciato un'iniziativa simile. In questo caso, ai baristi disoccupati per colpa del coronavirus verrà donato il 30% delle vendite online entrate fino al 1° maggio a Dos Hombres, l'azienda fondata dai due attori per produrre mezcal. Come annunciato su Instagram, l'obiettivo è quello di fermare il contagio pur prendendosi cura dei lavoratori costretti alla quarantena: "Qualsiasi sia il vostro drink, leviamo in alto il bicchiere e brindiamo al nostro impegno nel fermare il contagio. Per favore, bevete responsabilmente con nessuno dei vostri amici più cari... per ora."