Nella celebre scena della partita a poker presente in ...continuavano a chiamarlo Trinità, Terence Hill mischia le carte con incredibile maestria, portando a termine dei mirabili virtuosismi: le mani, in realtà, erano quelle del noto prestigiatore Tony Binarelli.

In un'intervista Binarelli ha confessato di aver "prestato" le sue mani anche agli altri attori presenti nella scena, aggiungendo che, al fine di far sembrare diverse le mani di Trinità e di Wild Cat Hendriks, i truccatori sono stati costretti a camuffare le sue dita più di una volta.
Binarelli, a partire dal 1982, ha utilizzato quella che lui stesso definisce Situation Comedy al fine di ideare e condurre numerose trasmissioni televisive di magia. Soltanto dopo ha iniziato a lavorare come controfigura delle mani per alcuni attori in moltissimi film, tra i quali Tre passi nel delirio di Louis Malle e ...continuavano a chiamarlo Trinità di E.B. Clucher.
Continuavano a chiamarlo Trinità è stato il campione d'incassi assoluto nella stagione 1971-72 con una cifra pari a 6.087.656.000 di euro incassati al botteghino. La pellicola, dopo Ultimo tango a Parigi, Per un pugno di dollari e Guerra e pace, risulta al quarto posto nella classifica dei film italiani più visti di sempre con ben 14 554 172 spettatori paganti.