Un mondiale tutto nostro, pieno di colpi di scena, in cui niente è deciso e in cui a sfidarsi sono i film. Qualcuno ci avrebbe preso per dei pazzi alla vigilia di questa avventura, ma il #cinefantamondiale di Movieplayer.it è stato, fino ad ora, un gioco avvincente e divertente e da questo momento in poi si comincia a percepire quel senso di solennità che si prova quando si arriva al dunque. Come potete notare, le nostre gare non hanno nulla a che vedere con quelle reali del mondiale di calcio, è bene sottolinearlo più volte. L'Italia non è più in gioco, perdendo in maniera schiacciante contro il Cile, che proprio oggi affronterà l'Iran.
Vi ricordiamo che le sfide si disputano sulla nostra pagina di Facebook, sul nostro Twitter, sul nostro profilo Google+ o anche sul nostro forum. Votate per scegliere i quattro film degni di disputarsi la finalissima!
Cile-Iran, NO - I giorni dell'arcobaleno vs. Una separazione
Questa sfida ci piace in maniera particolare perché metterà l'una contro l'altra due scuole cinematografiche agli antipodi, da una parte l'arte di un regista, Pablo Larrain, che ha saputo trasformare alcuni eventi chiave della storia del suo Paese in materiale per racconti di grande intensità emotiva, dall'altra, un autore, Asghar Farhadi capace di trasformare un evento privato nella disamina, emozionante e palpitante, della natura umana.
No - I giorni dell'arcobaleno
In questa fase del gioco vogliamo limitare le parole; le informazioni relative a No - I giorni dell'arcobaleno le potrete trovare nelle news che gli abbiamo dedicato nelle passate settimane. Per questo ci piace l'idea di poter dare spazio alla musica per invitarvi a scegliere un film rispetto all'altro. In questo caso vi regaliamo il vero spot che è stato creato per supportare la campagna a favore del No nel grande referendum contro la dittatura di Pinochet, organizzato nel 1988. Chile, l'alegria ya viene!
Una separazione
Difficile, difficilissimo non essere rapiti da un film come Una separazione, un'opera che racconta molto degli esseri umani, delle loro paure più profonde, con pudore e con un rigore narrativo che lascia senza fiato. Il tema orchestrato da Sattar Oraki per i titoli di coda ci immerge completamente nelle atmosfere della pellicola di Farhadi...