Catherine Spaak, intervistata da Stefano Giani per ilGiornale.it, ha parlato della brutta malattia che l'ha colpita lo scorso anno, pochi giorni prima dell'avvento del Covid, e del dramma che ha vissuto a causa di sua figlia a proposito del quale ha dichiarato: "È stata una vendetta, le fecero il lavaggio del cervello."
"Del Covid non mi sono nemmeno accorta. Due mesi prima che scoppiasse ho avuto un'emorragia cerebrale e sono tornata a casa il giorno che è scattato il lockdown." Ha raccontato la Spaak, "L'8 marzo, festa della donna. Il blocco mi ha concesso una tranquilla convalescenza. All'ospedale Santa Lucia mi hanno salvata e in quel reparto di neurologia ho capito il valore del dono e dell'amicizia. Solo la sofferenza ci fa maturare, purtroppo."
A proposito del dramma riguardante sua figlia la cantante e attrice belga naturalizzata italiana ha dichiarato: "Mi tolsero mia figlia, la motivazione era a dir poco discutibile. Sosteneva che la madre, cioè io, essendo un'attrice, era di dubbia moralità. Quindi la bambina sarebbe rimasta con la nonna paterna."
Catherine Spaak ha concluso l'intervista dichiarando: "Hanno distrutto la mia vita. E quella di Sabrina. Non sono riuscita a recuperare quello che il magistrato ha rovinato. È stata una vendetta dei Capucci. Il lavaggio del cervello di Sabrina ha fatto il resto. Le hanno ripetuto: La mamma è cattiva. Ti ha abbandonato. Offese che hanno lasciato segni indelebili."