Una quarta giornata griffata Saint Laurent, a Cannes 2014. La giornata infatti si apre con un altro biopic, diretto da Bertrand Bonello e incentrato sulla figura del leggendario stilista francese, già esplorata in altre pellicole recenti. Gaspard Ulliel indossa gli occhiali di YSL e Léa Seydoux veste i panni della sua amica e musa ispiratrice Loulou De La Falaise. Così come è stato fatto per Grace di Monaco, anche il film di Bonello si concentra su un periodo importante della vita di Saint Laurent, anche se in questo caso copre dieci anni, quelli che furono decisivi sul piano professionale, ma segnati da un vissuto difficile. A contendere la palma d'oro a Bonello, nella giornata di oggi, saranno i "racconti selvaggi" di Damián Szifron che con Wild Tales - il cui tema centrale sembra essere quello della perdita di controllo e delle conseguenze che ne scaturiscono, almeno dalle immagini del trailer - racconta le vicissitudini di diversi personaggi, due uomini che viaggiano rispettivamente in auto e in aereo, la cameriera e la cuoca di una trattoria e una donna che sta per convolare a nozze. Nel cast troviamo Ricardo Darín - una presenza fissa nei film argentini, almeno quelli esportati all'estero o presentati in ambito festivaliero - Leonardo Sbaraglia e Darío Grandinetti (che qualcuno ricorderà in Parla con lei di Almodovar)
Western e animazione per i due film presentati fuori concorso: da una parte Il Profeta di Kahlil Gibran e dall'altra un uomo pacifico costretto dalle circostanze a diventare un giustiziere. L'adattamento animato del libro di Gibran è diretto da otto registi - tra i quali spicca Roger Allers, già autore de La sirenetta, La bella e la bestia, Il re leone e altri celebri cartoon - e il doppiaggio è affidato ad un cast vocale di serie A, nel quale figurano Liam Neeson, Salma Hayek e la piccola e talentuosa Quvenzhané Wallis. Cast interessante e di richiamo anche per The Salvation, western di Kristian Levring, incentrato su una storia di vendette che vede al centro Mads Mikkelsen nei panni di un uomo che uccide l'assassino della sua famiglia, ma si attira le ire di un fuorilegge interpretato da Jeffrey Dean Morgan. Tra gli interpreti principali c'è anche la bella Eva Green.
The Disappearance of Eleanor Rigby è il film d'esordio di Ned Benson che oggi viene presentato nella sezione Un certain regard e che racconta la fine di un amore attraverso due punti di vista, quello di marito e moglie interpretati da James McAvoy e Jessica Chastain. Ad affiancare il film di Benson, oggi, ci saranno Run di Philippe Lacôte e il provocatorio White God di Kornél Mundruczó. Il film di Lacote è incentrato su un uomo in fuga - e per una ragione molto valida, visto che ha appena ucciso il primo ministro del suo paese - e del quale ci viene raccontata la sua vita, dall'infanzia all'età adulta, mentre il dramma di Mundruczo - non nuovo a storie dai contenuti forti - si sviluppa attorno alla decisione presa dal governo ungherese, per il quale i proprietari di cani di razza mista devono pagare una tassa. Tutti iniziano a disfarsi dei propri cani pur di non pagare l'imposta - con conseguenze gravissime - e tra questi c'è anche il padre di una ragazzina, figlia di genitori separati.
Tra i tanti nomi di autori che affollano le altre sezioni del Festival di Cannes, oggi ce n'è uno più conosciuto di altri, quello di Mélanie Laurent che presenta il suo secondo lavoro da regista, Breathe, incentrato sull'amicizia tra due ragazze. Ma tra la Quinzaine e la Semaine de la Critique, non mancano storie interessanti, come quella di Fighters di Thomas Calley - su due giovani "combattenti" che hanno obiettivi diversi - e l'horror It Follows, nel quale una ragazza di 19 anni, dopo un incontro sessuale, si ritrova perseguitata da visioni inquietanti.