Bryan Singer: il regista di Bohemian Rhapsody patteggia per le accuse di stupro

Bryan Singer ha deciso di patteggiare nel caso che lo vede imputato di stupro con vittima un diciassettenne.

Bryan Singer, il regista di Bohemian Rhapsody, ha scelto di patteggiare nel caso che lo vede imputato con l'accusa di aver stuprato un diciassettenne nel 2003. Il filmmaker ha così deciso di non presentarsi in tribunale, preferendo versare una cifra pari a 150.000 dollari.

Ad accusare Bryan Singer era stato il giovane Cesar Sanchez-Guzman che aveva dichiarato di essere stato aggredito sessualmente dal regista durante un party svoltosi a bordo di uno yacht nella città di Seattle. Il filmmaker si è sempre dichiarato innocente e il suo avvocato, Andrew Brettler, ha spiegato: "Mr Singer ha negato persino di conoscere questa persona, figurarsi aver interagito con lui oltre 15 anni fa. La decisione di risolvere la questione in modo economico è stata semplicemente presa per questioni di affari perché procedere oltre avrebbe fatto spendere più di quanto richiesto per pagare i creditori che stavano avanzando dei soldi quando Sanchez-Guzman ha dichiarato di essere ristrettezze economiche".

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Il ragazzo che ha accusato Singer deve infatti ripagare un prestito ottenuto come studente e una parte della cifra sarà versata per pagare le spese legali, lasciando al ragazzo quanto rimane.
Se l'accordo verrà approvato dal giudice il caso verrà definitivamente chiuso. La cifra è decisamente alla portata di Bryan Singer che, solo grazie a Bohemian Rhapsody, ha incassato recentemente circa 40 milioni di dollari.