Attenzione! Consigliamo ai gentili lettori che non vogliono conoscere dettagli inediti sul finale di Breaking Bad, di non proseguire nella lettura di questa news.
"L'ho fatto per me. Mi piaceva. Ero bravo e... mi faceva sentire vivo". Finalmente Walt White ha confessato il suo segreto più oscuro, si è scrollato di dosso il manto di giustificazioni che ha usato per difendere tutte le azioni deplorevoli commesse da quando ha deciso di diventare un fabbricante di droga. Walt ha sempre sostenuto, anche nei momenti più violenti della sua carriera come signore della droga, che tutto quello che ha fatto era per il bene della sua famiglia, ma nell'ultimo episodio della serie, Felina, Walt ha deciso che è venuto il momento di tirare le somme, chiudere i conti e affrontare la realtà dei fatti. Prima di tutto ha effettivamente fatto in modo che i suoi figli ricevano un sostegno economico per il futuro, usando Gretchen e Elliot per costituire un fondo vincolato a nome di Walter Jr. che i federali non potranno toccare. Fornisce a Skyler le coordinate per trovare i corpi di Hank e Gomez, una leva per scrollarsi di dosso i detective della DEA. Elimina Lydia avvelenandola e si prepara allo scontro finale con Jack e i nazisti. Walt è convinto che Jesse stia operando di sua volontà con Jack, producendo le metanfetamine blu che Lydia sta distribuendo con ottimi profitti e per questo intende punirlo. Usando una scusa ottiene un incontro con loro ed è pronto a sterminarli tutti usando il fucile mitragliatore telecomandato che ha installato nel portabagagli della sua auto. Tuttavia quando vede in che stato è ridotto Jesse, completamente distrutto, incatenato come un cane, privo di ogni scintilla vitale, Walt agisce d'istinto e mentre le pallottole volano nell'aria, trascina Jesse a terra facendogli scudo con il suo corpo per proteggerlo, un ultimo, cruciale, atto di umanità che mostra quanto profondo è il legame che lega mentore ed allievo. Una volta che il silenzio scende nell'aria, e dopo aver fatto fuori Todd e Jack, Walt e Jesse hanno un ultimo confronto: White è stato colpito allo stomaco e decide di dare la pistola a Jesse così che possa portare a termine la sua vendetta, ma Jesse è di tutt'altro parere, non vuole più essere uno strumento nelle mani di Walt e sembra essere stanco di tutta questa violenza, "se lo vuoi veramente (morire) fallo da solo" e dopo un ultimo sguardo e un cenno del capo, Jesse è finalmente libero, da Walt, dai nazisti, dal suo passato, ha l'opportunità di ricominciare daccapo.
Bryan Cranston e Aaron Paul hanno discusso del finale con Entertaiment Weekly definendolo "soddisfacente al 100%" come ha dichiarato Paul "all'inizio pensavo che Walt sarebbe rimasto l'unico in vita. Adoro il fatto che alla fine Walt si lancia in questa missione suicida per uccidere tutti, incluso Jesse, ma poi lo vede, con i capelli lunghi, l'espressione vuota, senz'anima e Walt decide che merita una seconda chance. Si lancia in mezzo alle pallottole per salvarlo ed è bellissimo. E' giusto che Walt incontri la sua fine, perchè è un uomo molto malvagio e doveva morire". Paul ha confessato che per anni ha desiderato che Jesse fosse l'artefice della fine di Walt "ho sempre avuto questa visione di puntare una pistola alla testa di Walt, ero convinto che dovesse finire così, nel profondo sentivo che Jesse doveva uccidere Walt. Ma più ci avvicinavamo al finale, più ho cambiato idea. Jesse non ce la fa più, non vuole uccidere nessun'altro - sì, ha ucciso Todd, ma si tratta di autodifesa, doveva scappare - in un certo senso è stato un bene che sia stato torturato per un periodo, che abbia trascorso quei quattro, cinque mesi in un buco, perchè Jesse non è innocente. Ha commesso dei crimini importanti. E' un bene che abbia passato quel periodo in modo che possa meritare una seconda opportunità. Non ho idea di dove sia andato. Credo che abbia lasciato la città, un ultimo saluto a Brock e poi in Alaska o forse Nuova Zelanda".
Anche Cranston è felice di come Vince Gilligan (autore e regista dell'episodio) ha riunito tutte le fila della storia "è un finale molto soddisfacente, molto in linea con lo spirito della serie, non risparmia nessuno, è completo. Alla fine c'è una sorta di riunione e addio tra Jesse e Walt. Quando lo vedo c'è questo istinto involontario che mi pervade. E' stato trattato come uno schiavo, picchiato, ed è praticamente uno shock per me e impulsivamente voglio proteggerlo. Merita di essere libero, ha attraversato l'inferno e si è guadagnato un'altra occasione. E mi piace come finisce, perchè è soltanto questo che ha ottenuto, un'opportunità di ricominciare, non è che se ne va via con un mucchio di soldi, No, ha soltanto la sua vita e la possibilità di poter essere libero". Cranston ha continuato dicendo che dal suo punto di vista Breaking Bad ha il sapore di una tragedia Shakespeariana "tragedia non è vedere un gruppo di bad guys commettere atti imperdonabili, non è vedere i buoni contro i cattivi. La tragedia è quando riesci a empatizzare con loro, quando ti rendi conto che sarebbe potuta andare diversamente, che a un certo punto c'era speranza per i cattivi. In un certo senso, nel senso più vero, si tratta di una tragedia americana, non si tratta del bene contro il male. E' qualcosa di molto più indefinibile, con ampie sfumature di grigio". Gli ultimi momenti tra Jesse e Walt sono il culmine della loro lunga e contorta relazione padre-figlio "quando scopre che il blue meth è ancora in produzione Walt pensa 'quel bastardo! Li ha convinti a essere loro partner, sta lavorando per loro! Ammazzerò tutti!' - dice Cranston - ma poi quando lo vedo le ultime vestigia di umanità che ho dentro di me si risvegliano e se c'è un minimo di redenzione per Walt è in quel momento. Vuole perfino che sia Jesse ad ucciderlo. Il loro legame è corrotto oltre ogni misura, ma è stato importante e quella scena lo dimostra. Per questo penso che il finale sia giusto, completo. E fedele allo spirito di Walter White perchè non si tratta di un sentimento sdolcinato; ha sempre avuto un legame con Jesse ma non aveva idea di quanto fosse profondo fino a che non è stato messo alla prova". Ma Walt doveva proprio morire perchè il finale funzionasse? "C'è stato un momento in cui ho pensato che forse l'inferno peggiore per Walt sarebbe stato vedere la sua famiglia soffrire, morire - sua moglie, suo figlio, la piccola Holly - e forse è un'idea che ha del merito, ma in ultimo penso che questo sia il finale migliore e sono grato per come la storia si è conclusa". A noi non resta che affidarci ai DVD per lenire il trauma dell'addio a una delle serie più brillanti di sempre, oppure alla prima parte della nostra classifica sui momenti chiave della serie o al nostro editoriale dedicato al finale della serie.