Durante una conferenza stampa che si è tenuta a Madrid, Netflix ha ufficialmente annunciato l'inizio delle riprese di Berlino, lo spin-off de La casa di carta che seguirà le più straordinarie rapine dell'iconico personaggio interpretato da Pedro Alonso.
Durante la suddetta conferenza stampa Esther Martínez Lobato e Álex Pina, i creatori dello show, hanno affermato: "Il personaggio di Berlino è quello con la personalità più frizzante per collocarlo in un altro universo. Ci è piaciuta l'idea di presentare una nuova gang insieme a Berlino in uno stato emotivo completamente diverso". Oltre che a Madrid le riprese si svolgeranno anche a Parigi, nell'arco di diverse settimane.
Pedro Alonso riprende il ruolo di Berlino e a lui si aggiungono Michelle Jenner (Isabel) nei panni di Keila, un'autorità nell'ingegneria elettronica; Tristan Ulloa (Fariña - Cocaine Coast) veste quelli di Damián, un professore filantropo e il consigliere di Berlino; Begoña Vargas (Benvenuti a Eden) interpreta Cameron, un kamikaze che vive sempre al limite; Julio Peña Fernández (Dalla mia finestra) dà vita al ruolo di Roi, il fedele seguace di Berlino; e Joel Sánchez interpreta Bruce, l'instancabile uomo d'azione della banda.
Alonso, parlando della sceneggiatura, ha svelato quali saranno gli ingredienti principali degli show: "Ci sono solo dieci cose che possono trasformare una giornata terribile in una meravigliosa. Il primo è l'amore. E per la verità, non era questo il caso. La mia terza moglie mi aveva appena lasciato... La seconda è un bottino di oltre dieci milioni di euro. Ma non era nemmeno questo il caso. Stavamo per mettere a punto una rapina molto più grande, quella di oggi è stata facile. Ma se hai una brutta giornata, puoi finire per mettere in ginocchio un uomo miserabile e mirare alla sua testa".
Gli otto episodi della serie, creata da Esther Martínez Lobato (La casa di carta, Sky Rojo) e Álex Pina (La casa di carta, Sky Rojo), sono scritti da David Oliva, David Berrocal, Esther Martínez Lobato e Álex Pina e saranno diretti da Albert Pintó, David Barrocal e Geoffrey Cowper.