Intervistato da Variety, Benicio del Toro ha condiviso il proprio pensiero sull'immigrazione e sulla questione dei confini negli Stati Uniti d'America in un momento di crescente tensione nel Paese a poche settimane dalle elezioni.
A novembre, gli americani si recheranno alle urne per eleggere Kamala Harris o Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti e l'immigrazione è da anni un tema centrale del dibattito pubblico e in particolare durante l'attuale campagna elettorale.
Questione politica
Nel corso dell'intervista, Benicio del Toro ha criticato il modo in cui alcune figure politiche hanno usato come bersaglio politico chi è alla ricerca di una nuova vita:"Non puoi raggruppare le persone e dire che sono tutte cattive. La maggior parte delle persone che cerca di arrivare in America sta cercando di migliorare la propria vita perché ci sono problemi nei loro luoghi di origine, da qualunque parte provengano. Stanno cercando di migliorare le loro vite".
Fatta questa premessa, del Toro ci tiene a sottolineare un concetto sull'immigrazione negli USA:"Detto questo, penso che i confini debbano essere rispettati". Nonostante la visione tetra dell'attualità politica, l'attore ha condiviso una visione speranzosa per il futuro:"La politica è un gioco sporco, è una situazione difficile in questo momento, ci sono molte persone che stanno soffrendo a causa di essa, bisogna tenerla sotto controllo. Ci saranno le elezioni e vedremo cosa succederà, mi fido delle nuove generazioni".
Sulla questione immigrazione entrambi i candidati sono stati criticati: Kamala Harris è stata accusata di aver permesso l'ingresso di milioni di immigrati clandestini attraverso il confine tra Stati Uniti e Messico, da quando è stata nominata responsabile della gestione del confine nel gabinetto del presidente uscente Joe Biden, nel quale ricopre anche il ruolo di vicepresidente.
Al contrario dell'avversaria, Donald Trump è stato criticato per aver ripetuto affermazioni infondate sugli immigrati che mangiano animali domestici nel corso di un dibattito presidenziale, attirando a sé scherno e insulti.