Barbara Bouchet e 'I colori del mito'

L'attrice inaugura la sua personale itinerante di dipinti con la 'benedizione' di Quentin Tarantino.

Con la "benedizione" di un fan d'eccezione, Quentin Tarantino, che da Los Angeles, manda "un grande saluto a Barbara" per augurarle "di intraprendere una parallela carriera di pittrice ad alti livelli", Barbara Bouchet annuncia il debutto della sua mostra itinerante di dipinti, che si intitola I colori del mito. "L'esplosione di colori che c'è nella sua pittura è davvero emozionante. In tutte le cose che fa c'è la passione di una donna sempre sensuale e attraente." - ha proseguito Tarantino - "Nei giorni scorsi, incontrandola a Roma, le ho confessato il mio amore per lei. Apprezzo tutto quello che fa".

Sogni e incubi, Clessidre dell'estate, I cieli della vita, Il mare dell'anima, ma anche Cosmo napoletano, Campi Flegrei e 'O Guarracino e dintorni. Storie di vita vissuta, lo sguardo nordico colpito dalla luce del Sud, e infine Napoli, il Golfo, il mito del viaggiatore che viene da lontano e che approda nel paese del sole e del mare. I suoi dipinti sono di matrice astrattista, a tecnica mista, acrilico e olio.

Barbara Bouchet, nata a Reinchenburg (che ora si chiama Liberec) in Boemia, in quel periodo occupata dalle truppe naziste, emigrò da bambina con la famiglia negli Stati Uniti. Giovanissima e molto bella, cominciò lavorando come modella in Italia dove ebbe inizio la sua carriera di attrice cinematografica e televisiva. Le opere della bellissima artista hanno avuto molti apprezzamenti da esponenti dell'arte. La critica di Aldo De Francesco, esordisce con un provocatorio invito di Van Gogh: "Quando si dice: io non sono pittore, è allora che bisogna dipingere", evocando i dissensi frequenti quando a farsi artista è qualcuno che non nasce tale, ma che si è prima affermato in un altro campo. Riporta, De Francesco, il caso di Picasso, che polemicamente alla mostra parigina dell'attore Pierre Brasseur commentò di volersi dare al teatro per protesta contro quell'inattesa uscita pubblica di un nuovo "collega". Sarà il pubblico a esprimersi su queste tele dai colori accesi, cariche di rossi vulcanici e di azzurri ultramarini che inevitabilmente evocano il forte rapporto con la terra maturato da ogni viaggiatore straniero con la nostra Penisola.