A Ballando con le Stelle, Rosa Chemical continua a far parlare di sé. Dopo settimane in cui è stato lodato soprattutto per il suo ballo, nell'ultima puntata ha messo in mostra il suo lato trasgressivo. Durante il quarto appuntamento del programma, trasmesso su Rai 1, Chemical ha infatti inscenato un momento particolarmente discusso con la sua partner di ballo Erica Martinelli, dichiarando di ballare solo se può annusarle i piedi e di eccitarsi con l'odore della sua ascella sudata.
Rosa Chemical e la scena dei piedi: la comunità feticista insorge
Una performance che ha fatto discutere il pubblico e scatenato anche una parte della comunità dei feticisti dei piedi, che non si è sentita affatto rappresentata da quella scena. La giornalista Grazia Sambruna, su MowMag, ha raccontato di aver ricevuto decine di messaggi indignati da parte di feticisti che si sono detti offesi e travisati. "È assurdo che la Rai mandi in onda una banalizzazione tanto distorta di una categoria di persone che già deve convivere con grandi pregiudizi", scrive la Sambruna, riportando la testimonianza di Antonio (nome di fantasia), un feticista che ha voluto spiegare il motivo del suo dissenso.
Antonio: "Non siamo maniaci, solo travisati dai media"
"Rosa Chemical ha messo in scena una baracconata che non ci rappresenta. Ci fa passare per maniaci o malati, e non è così", afferma Antonio. "Esistono molte sfumature nel feticismo. C'è chi, come me, è un 'veneratore': trova il piede femminile una parte del corpo erotica e sensuale, ma nel rispetto e nella complicità con la partner. Non c'entra nulla con l'annusare piedi sudati o chiedere gesti umilianti".

Il feticista racconta anche che molte persone, per colpa di simili rappresentazioni, vivono con disagio la propria inclinazione. "La Rai ha bisogno di fare ascolti e scandali, ma non a scapito di chi già subisce stigma. Chemical avrebbe dovuto riflettere prima di mettere in scena un feticismo così estremo: rischia solo di alimentare i pregiudizi."
L'appello a Rosa Chemical: "Hai vanificato anni di lotta ai pregiudizi"
Infine, Antonio lancia un appello diretto al cantante: "Caro Chemical, da feticista ti dico: a farci riconoscere non più come macchiette depravate ma come persone che possono aver cura e affetto di una parte del corpo. Le tue esternazioni ci riportano indietro di dieci anni. Fai più attenzione. Io da feticista non sono come te, ma c'è spazio per tutti. Solo, cerchiamo di non generalizzare o torniamo indietro di 10 anni".