Asia Argento ha commentato in televisione, ospite di #Cartabianca, la situazione che deve affrontare dopo aver denunciato il produttore Harvey Weinstein di molestie sessuali.
L'attrice ha sottolineato che in Italia è stata al centro di critiche e accuse perché non ha denunciato immediatamente quanto accaduto. Le reazioni l'hanno quindi spinta a decidere di voler andare all'estero: "Non vedo cosa ci sto a fare, tornerò quando le cose miglioreranno per combattere le battaglie con tutte le altre donne".
Asia attualmente è a Berlino per poter allontarsi dal clima di tensione che si è creato ma ha raccontato di non sentirsi più sola: "E' come se si fosse spalancato un portone enorme, sento accanto a me migliaia di persone, non mi sento più sola nelle mie battaglie. Una donna con un suo punto di vista personale viene definita spesso o troia o pazza, io non mi sento nessuna di queste cose. Sono una mamma, una donna che lavora e paga le tasse, ho persone che mi vogliono bene, mi sento una donna libera finalmente".
L'attrice ha poi replicato che ha faticato a confessare quanto le era accaduto persino alla madre e al padre l'ha rivelato solo ora. Asia, inoltre, ha ribadito che non ha avuto nessun favore da Weinstein e di non aver migliorato la sua carriera dopo la violenza subita, non avendo più recitato in film prodotti dalla sua casa di produzione: "Sono stata chiusa in una stanza con un maniaco sessuale, un predatore seriale che si è approfittato di me, io ero una ragazzina".
Durante la sua apparizione televisiva, infine, non ha voluto rivelare il nome dell'attore e regista italiano che sostiene l'abbia molestata quando era solo una ragazzina perché in Italia esiste la prescrizione e anche se denunciasse non ci sarebbe alcuna conseguenza giuridica.
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