Luca Guadagnino dirige Artificial, il nuovo film targato Amazon MGM Studios ispirato alle turbolenze interne di OpenAI nel 2023. Con Andrew Garfield, Monica Barbaro e Yura Borisov, la pellicola dà centralità alla figura di Ilya Sutskever, mentre un ritratto spigoloso di Elon Musk emerge sullo sfondo, con battute che non passeranno inosservate.
"Artificial": Elon Musk come antagonista sullo sfondo
Dopo aver raccontato passioni carnali, desideri sussurrati e paesaggi mentali in continuo mutamento, Luca Guadagnino mette gli occhi - e la cinepresa - sul cuore pulsante della Silicon Valley. Il suo nuovo progetto, Artificial, prodotto da Amazon MGM Studios, porta sullo schermo la saga interna di OpenAI, la società dietro ChatGPT, che nel 2023 visse giorni di fuoco con l'improvvisa estromissione e il fulmineo reintegro del CEO Sam Altman. Ma a differenza di quanto si potrebbe pensare, il film - firmato dallo sceneggiatore Simon Rich - non si concentra sull'ascesa e caduta del carismatico leader, quanto piuttosto sulla figura più enigmatica e idealista: Ilya Sutskever. A interpretarlo sarà Yura Borisov, già rivelazione di Anora, che darà volto e voce a un ingegnere israeliano sospeso tra etica e ambizione, presto sacrificato sull'altare del potere da un sistema che aveva contribuito a costruire. "Dopo alcune scoperte fondamentali, Sutskever viene sfruttato, messo da parte e infine tradito da Altman e dall'ecosistema tecnologico circostante - con conseguenze potenzialmente catastrofiche per l'umanità", si legge nella bozza dello script ottenuta da Puck.

Le riprese inizieranno a breve in Italia, con l'uscita prevista nel 2026. Il cast comprende anche Andrew Garfield e Monica Barbaro, in un'opera che promette di fondere i toni tesi della cronaca con la poetica introspezione a cui Guadagnino ci ha abituati. Ma è il trattamento riservato a Elon Musk a far già discutere, ancor prima che le camere si accendano. Secondo il report di Puck, il magnate di Tesla e X compare nel film come un "investitore iniziale in OpenAI poi divenuto acerrimo rivale". Una figura laterale, certo, ma densa di attrito: "È un personaggio minore, soprattutto dopo che tenta di fondere OpenAI con Tesla e poi ritira i suoi fondi quando viene respinto", riporta la fonte. E la battuta che lo riguarda - pronunciata da Mira Murati nel film - è destinata a rimbalzare sui social: "Elon non è poi così male, per essere un dittatore". Un affondo satirico che potrebbe non piacere a Musk, "noto per amare il cinema quanto per querelare le persone".
Per ora, Artificial si muove sul terreno fertile dell'anticipazione, tra scandali veri e finzione filmica, pronto a raccontare non tanto l'intelligenza artificiale, quanto le debolezze profondamente umane che la governano.