Dopo la sontuosa première mondiale in quel di Cannes, è il momento per Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo di sbarcare nelle sale di mezzo mondo; e naturalmente negli USA al film targato Spielberg/ Lucas spetta un posto di riguardo, tanto che è l'unica uscita di questa settimana in oltre 4000 sale, fatta eccezione per le solite limited che offrono un'alternativa circoscritta per lo più alle arre metropolitane di New York e Los Angeles.
De Il regno del teschio di cristallo si è detto molto, forse troppo; se l'accoglienza della stampa accreditata a Cannes è stata forse un po' più fredda del previsto, i media USA hanno invece abbracciato il film con tutto l'entusiasmo che l'importanza dell'evento potesse giustificare. Difficile che il pubblico non risponda con altrettanto ardore, almeno per il week end d'esordio (anche se i primi dati, quelli di ieri, non sembrano far pensare all'incasso esplosivo - ben oltre i cento milioni - che qualcuno osava prevedere); analizzeremo in seguito il percorso del film sulla lunga distanza.
Intanto, vediamo quali sono le uscite in limitata, nel loro piccolo, tenteranno di sviare l'attenzione dall'ingombrante Dottor Jones: anzitutto, è forse d'uopo parlare di Postal del temuto e detestato Uwe Boll, che avrebbe dovuto uscire su 1500 schermi ed essere l'unico rivale per Indy 4. E'arrivato invece un sorprendente comunicato che annuncia il ritiro dei distributori del film, che quindi uscirà solo in una manciata di sale. Al suo solito, il regista di Alone in the Dark grida al complotto: "I distributori hanno avuto paura del contenuto politico del film." Boll è comunque riuscito a far sbarcare la sua creatura, una sorte di action-comedy demenziale che non ci azzardiamo a riassumere, con protagonisti i canadesi Zack Ward e Dave Foley, in alcune sale a New York, Los Angeles, Chicago, Denver e Tucson.
Altra limited release è quella di The Children of Huang Shi, dramma storico firmato da Roger Spottiswoode (007 - Il domani non muore mai) che racconta le gesta di un giovane reporte americano, che, con l'aiuto di una coraggiosa infermiera australiana, soccorre un gruppo di giovanissimi orfani nella Cina occupata dai giapponesi del 1937.
Infine, approda a Los Angeles e a New York War, Inc., una satira politica firmata da Joshua Seftel e ambientata nel Turaqistan, paese mediorientale occupato da un colosso economico privato. La corporation ingaggia un tribolato ma efficiente killer (John Cusack) per togliere di mezzo un notabile locale che intralcia i suoi interessi in fatto di egemonia petrolifera. Nel cast anche la sorella del protagonista, Joan Cusack, oltre a Dan Aykroyd, Marisa Tomei, Ben Kingsley e Hilary Duff.