L'ultima edizione di Amici di Maria De Filippi, la numero 24, resterà nella memoria del pubblico per i suoi talenti, le storie personali e le performance che hanno infiammato il serale. Ma se si guarda al versante discografico, quello che tradizionalmente rappresenta il banco di prova più importante per i cantanti del talent, i risultati non sono all'altezza delle aspettative.
Secondo i dati raccolti da All Music Italia, i ragazzi di Amici 24 hanno venduto complessivamente poco più di 25.000 copie (tra fisiche e streaming equivalenti). Un numero che, se sommato, raggiunge appena la soglia del disco d'oro cumulativo. Risultato che stride con la visibilità garantita da mesi di presenza televisiva in prima serata e con un'esposizione mediatica continua sui social e nei talk show.
Luk3 guida le vendite, ma non era un finalista
Il dato forse più curioso è che il cantante che ha venduto di più non è stato un finalista, ma un eliminato nella terza puntata del serale: Luk3. Con l'album Diciotto ha superato le 6.600 copie, di cui ben 5.300 fisiche, grazie a un'intensa attività promozionale con tredici instore e addirittura tre date sold out nei club.

Alle sue spalle troviamo TrigNO, vincitore della categoria canto, che con A un passo da me ha raggiunto le 5.500 copie, mentre sul terzo gradino del podio si piazza Nicolò Filippucci, eliminato in semifinale, con Un'ora di follia (4.600 copie). A seguire, più distaccati, ci sono Jacopo Sol e Antonia, entrambi intorno alle 2.900 copie, mentre Senza Cri e Chiamamifaro non hanno superato quota mille.
Perché Amici non lancia più star discografiche?
Il confronto con le edizioni passate mette in luce un dato preoccupante. L'ultima cantante di Amici ad aver certificato un album è stata Angelina Mango (Amici 22). Negli ultimi due anni, invece, le uniche certificazioni sono arrivate da singoli di successo - come Rossofuoco di Mida, Mammamì di Petit e Dimmi che non è un addio di Holden - ma nessun progetto discografico più ampio è riuscito a imporsi.
Questo solleva una domanda: il problema è dei ragazzi o del format? Da un lato, il pubblico discografico è sempre più frammentato e tende a premiare i singoli virali più che gli album. Dall'altro, la macchina di Amici, che per mesi costruisce personaggi e dinamiche televisive, sembra non garantire più quel passaggio automatico dal successo in TV alle classifiche di vendita.
Un segnale per il futuro del talent
Amici resta una vetrina incredibile, capace di creare personaggi e regalare opportunità, ma sul fronte discografico l'edizione 24 evidenzia una crisi: i cantanti non riescono a capitalizzare l'onda lunga della TV. L'era dei "nuovi Emma, Alessandra Amoroso o Annalisa" sembra lontana, e oggi il successo post-talent richiede un lavoro di costruzione artistica e strategica molto più lungo e complesso.