Amber Heard: "Se tutti gli attori gay facessero coming out, ci sarebbero meno problemi"

L'attrice, parlando della sua bisessualità, ha spiegato come molti problemi potrebbero essere evitati se ci fosse una maggiore onestà a Hollywood.

Venezia 2015: Amber Heard al photocall di The Danish Girl
Venezia 2015: Amber Heard al photocall di The Danish Girl

Amber Heard, mentre era ospite del summit Pride & Prejudice LGBTQ organizzato da The Economist, ha parlato apertamente di come essere onesti sulla propria sessualità possa ancora causare problemi nel mondo di Hollywood.
L'attrice ha ricordato quando, nel 2010, ha rivelato di essere bisessuale: "Ho semplicemente risposto onestamente. Potevo dire dallo sguardo della persona che veniva considerata una cosa importante. La mia povera addetta stampa! Poi ho capito quanto fosse grave quello che avevo fatto e perché così tante persone - produttori, agenti, consulenti - non volevano che questo fosse legato al mio nome. Mi hanno attaccato un'etichetta".

Amber ha spiegato che quando cercava di ottenere un ruolo da protagonista alle volte ha avuto dei problemi: "Mi chiedevano 'Come potrà qualcuno essere coinvolto romanticamente se pensa che tu sia inaccessibile?'. Rispondevo: 'Guardatemi mentre ci riesco'".

L'attrice ha quindi sottolineato che gli ostacoli possono essere superati: "Sono una delle tante ora e sto lavorando. Se vogliamo riflettere il mondo che ci circonda l'aspetto importante del raccontare storie e raggiungere un pubblico è di mettere in discussione lo status quo, spingersi oltre i limiti. Siamo in una posizione unica per farlo. C'è il bisogno di essere attivi in questa situazione. Se ogni uomo gay che conosco personalmente a Hollywood domani rivelasse la propria omosessualità in un mese tutto questo non rappresenterebbe più un potenziale problema".