Alien: Romulus raggiunge un nuovo primato al box-office della saga

Dopo aver conquistato la seconda miglior apertura al botteghino, il nuovo capitolo ha raggiunto un nuovo record

Alien: Romulus, una scena dal trailer

Alien: Romulus si è rivelato un grande successo al box-office da quando ha debuttato il mese scorso, con un esordio di 42 milioni di dollari. È stato sufficiente per ottenere la seconda maggiore apertura di sempre per il franchise, dopo solo Prometheus del 2012.

Ora, a distanza di un paio di settimane, l'ultimo capitolo della saga ha conquistato un altro secondo posto nella classifica degli incassi di Alien di tutti i tempi.

Alla fine del weekend del Labor Day negli Stati Uniti, Alien: Romulus dovrebbe raggiungere un incasso mondiale di 285 milioni di dollari. Questo dato collocherà il film di Fede Alvarez ben al di sopra del precedente in classifica, Alien: Covenant del 2017. Quel film si era fermato a poco più di 240 milioni di dollari in tutto il mondo.

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Alien: Romulus - una foto del film horror

L'unico film che precede Alien: Romulus nella classifica del franchise è Prometheus, lo stesso film che ha anche ottenuto il più grande weekend di apertura della saga. Per raggiungere Prometheus e conquistare la testa della classifica ci vorrà ancora un bel po'. Più di dieci anni fa, il capitolo che sancì il ritorno di Ridley Scott alla saga aveva guadagnato più di 403 milioni di dollari.

Alien: Romulus avrà un sequel?

Considerata la fantastica performance al botteghino, i fan della saga si stanno già domandando ovviamente se il film aprirà le porte a un'altra storia ambientata nello stesso franchise.

Parlando con l'Hollywood Reporter di recente, Alvarez ha già discusso di un potenziale sequel di Romulus. Sebbene non fosse una priorità nella sua mente durante le riprese, ha sicuramente pensato a come estendere la storia.

Alien: Romulus, come sta andando al box-office rispetto agli altri film della saga?

"Sì, è assolutamente possibile. Tendiamo a farlo naturalmente, senza pensare ai sequel. Per noi i film non sono diventati franchise, tentpoles e sequel", ha spiegato il regista. "Questo è un linguaggio che ho imparato solo negli ultimi dieci anni della mia vita lavorando qui. Per me è sempre stata una questione di storia. Così, una volta finito, abbiamo iniziato a pensare: 'Cosa pensi dovrebbe succedere quando o se arrivano sul pianeta? Sarà fantastico? O sarà un posto terribile?'. Siamo portati a credere che sarà probabilmente un posto terribile, quindi abbiamo naturalmente iniziato a pensare a cosa succederà. E poi, dopo pochi minuti, abbiamo pensato: 'Oh, sembra un sequel'".