Alessandro Borghese 4 Ristoranti torna stasera alle 21:15 su Sky Uno, e in streaming su NOW, con una nuova puntata. A fare da sfondo al nuovo appuntamento e all'incontro tra mare e pianura, anche sulla tavola, saranno i mosaici dorati e le testimonianze artistiche bizantine.
Alessandro Borghese 4 Ristoranti: anciticipazioni del 7 gennaio 2024
Ravenna è la quarta tappa di questo ciclo di Alessandro Borghese 4 Ristoranti, in onda domenica 7 gennaio 2024. Alessandro Borghese si fermerà nel cuore della Romagna, per andare alla scoperta delle tradizioni culinarie di una città elegante e ricca di storia. L'antica capitale bizantina, che conserva ancora oggi un patrimonio di mosaici unico al mondo, è una meta imperdibile tanto per gli amanti dell'arte quanto della buona cucina. L'inconfondibile spirito romagnolo, infatti, conquista tutti i visitatori e distingue questa terra da tutte le altre.
Nella nuova puntata della produzione Sky Original realizzata da Banijay Italia, Ravenna svelerà le sue numerose anime, tutte ugualmente autentiche e unite come le tessere di un mosaico. L'antica città, infatti, vanta anche un'importante storia gastronomica, in parte dovuta alla sua posizione a cavallo tra il mar Adriatico e la Pianura Padana, che garantisce una grande varietà di piatti tipici: dalle tagliatelle al ragù ai passatelli, dal coniglio al piccione, dalla saraghina al castrato, alla pasta fresca - spesso ripiena - che è una vera e propria istituzione. Fra trattorie ruspanti, location chic, locali antichi e osterie che strizzano l'occhio al futuro, chef Alessandro Borghese eleggerà il miglior ristorante nel centro storico di Ravenna.
I ristoranti in gara a Ravenna
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"Antica Bottega di Felice" con Roberto: ristorante rustico con bottega specializzata in salumi e formaggi tipici, è una location accogliente e genuina, anche grazie alla famigliarità del servizio. Roberto è il titolare assieme alla moglie Eritrea. Lei lavora in cucina, mentre lui accoglie i clienti. Il ristorante propone una cucina tipica romagnola con un menù classico e prodotti fatti in casa, per riportare sulla tavola "la cucina della nonna" grazie a semplicità e genuinità. Non sopporta il pressapochismo nel servizio e la poca disponibilità, mentre è più incline a perdonare un piatto uscito male.
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"Trattoria Al Cerchio" con Letizia: questa tradizionale trattoria romagnola, fondata nel 1944, ancora oggi mantiene lo spirito e i sapori della vecchia Romagna, con una location semplice e accogliente. Letizia è la titolare: cresciuta all'interno del locale aperto dai genitori, porta avanti con fierezza e passione l'attività di famiglia occupandosi della sala. Questa giovane mamma e imprenditrice è sensibile, docile e genuina. Si definisce una "guerriera dall'animo buono" perché con lei si crea sempre un clima disteso. Propone una cucina con menù casalingo. Sarà una concorrente moderata, attenta a non cadere nella tentazione della strategia.
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"Corte Cabiria" con Luciano: aperto nove anni fa con un nome che richiama il territorio e Fellini, nasce dall'unione con il Cabiria Wine Bar, vecchio locale per aperitivi. In questo ex pollaio il tempo sembra essersi fermato: un'ampia vetrata illumina la sala interna, arredata con gusto ed eleganza. Luciano è l'addetto alla sala, un uomo sempre alla ricerca di nuovi stimoli, che si definisce "un po' acido e rompi scatole". All'interno del locale tutto deve sempre essere in ordine perché a suo parere la sensazione di benessere scaturisce quando è tutto sistemato nel modo giusto. La cucina proposta, sia di carne che di pesce, è mediterranea con forti richiami alla tradizione romagnola, come per le materie prime e la pasta fatta in casa. C'è però una forte sperimentazione delle tecniche di cottura e negli accostamenti degli ingredienti.
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"Ristorante Al Cairoli" con Attilio: aperto nel 2016 all'interno di un'ex cappelleria di cui conserva tutt'ora le vetrine, sorge in una delle vie più caratteristiche del centro. Arredato con mobili vintage dal sapore british, il locale è curato e presenta tavoli ben distanziati per garantire intimità ai commensali. Bolognese di nascita e adottato da Ravenna, dopo un vero e proprio cambio di vita, oggi Attilio è titolare e gestore della sala del ristorante. Il suo carattere puntiglioso è lampante: "Dovrei lasciarmi scivolare di più le cose addosso, cerco sempre di alzare l'asticella e invece certe volte dovrei rilassarmi un po'". Si considera un concorrente leale, ma consapevole che i suoi avversari potrebbero giocare di strategia. La cucina è tradizionale ma innovativa, con un menù curato in cui il sapore della tradizione si unisce a tante elaborazioni di tendenza. Assieme alla moglie ha anche brevettato un cioccolatino a forma di cappelletto detto "e Caplèt".