Alessandro Borghese 4 Ristoranti torna stasera alle 21:15 su Sky Uno, e in streaming su NOW. Per l'ultima puntata l'iconico van viaggia alla volta della Campania, alla scoperta di antiche tradizioni culinarie tramandate nei secoli e custodite nei borghi arroccati sulle dolci colline
La quinta e ultima tappa di questo ciclo in compagnia di chef Borghese è l'Irpinia, cuore verde della Campania, ricco di fiumi e antichi borghi che vantano prelibatezze tutte loro: dal broccolo aprilatico al baccalà alla pertecaregna, dal gustosissimo pecorino di Carmasciano alla minestra di scarola e fagioli, dalla sfrittuliata (carne di maiale con peperoni e patate) alle paste fresche fatte a mano come i cavatelli, le matasse e la tradizionale maccaronara.
L'Irpinia, già abitata addirittura nel VI secolo a.C. dall'antico popolo degli Irpini, promette un salto nel passato tra leggende e castelli storici con però un piede nel presente e lo sguardo rivolto al futuro. Questa zona, infatti, vanta una tradizione culinaria centenaria, con piatti ricchi di storia e di sapore. Tramandati da generazioni, oggi sempre più spesso sono protagonisti di menu rivisitati e innovativi, che vogliono raccontare l'Irpinia e i suoi prodotti, interpretando la tradizione con un tocco di originalità e modernità. Ma tra osterie gourmet incastonate tra le pietre, ristoranti in palazzi storici, agriturismi immersi nella natura e cascine circondate dal verde, non è semplice capire dove risieda la tradizione culinaria odierna e quali siano le ricette più apprezzate. Alessandro Borghese indagherà l'evoluzione della cucina locale per eleggere il miglior ristorante di cucina irpina.
I ristoranti in gara del 1° ottobre
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Cacciafumo - Specialità di montagna con Jenny: situato poco fuori Montella (Avellino) ai piedi della collina e dotato di un doppio ingresso, sorge su un'ex canonica e rispecchia la creatività della proprietaria: unisce arredamenti rustici e diversi, assicurando un mix di stili un po'confusionari ma unici nel loro genere. È gestito da Jenny, moglie di un cuoco stellato e sommelier da oltre vent'anni, comprensiva e tollerante, estrosa e creativa. Da sempre abituata a stare dietro le quinte, si sente pronta per prendersi il ruolo da protagonista nel suo ristorante e in generale presta molta attenzione alla carta dei vini e alla pulizia. Propone una cucina tradizionale territoriale e di montagna con un pizzico di innovazione.
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Palazzo Vittoli con Daniela: il locale è collocato all'interno di un'imponente dimora storica del 1818 a Castelfranci, sempre in provincia di Avellino. Con uno stile neoclassico e richiami liberty che hanno contribuito a farlo dichiarare patrimonio di interesse storico-artistico particolarmente importante dalla Soprintendenza per i Beni Culturali, è una location raffinata con linee essenziali ed eleganti, impreziosite da antichi arredi e da un giardino regale. Daniela gestisce il locale assieme al figlio Michele: lei è la tradizione, lui la freschezza. Palazzo Vittoli è un "palazzo vecchio con un cuore giovane", sostiene la titolare, la quale si occupa di accogliere i clienti e far vivere loro un'esperienza intensa perché "la tavola è uno dei momenti più intimi della persona" a suo parere. Propongono un menu contemporaneo. Daniela è una donna curiosa e preparata, con grande senso dell'umorismo ma allo stesso tempo anche bisogno di controllare e monitorare tutti gli aspetti della vita del suo ristorante: "Spesso spio lo chef!" ammette.
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Anima - La Nuova Osteria con Michele: situata nel cuore del borgo di Nusco (Avellino), è un piccolo locale con una ventina di coperti in un contesto tranquillo ed elegante. L'arredamento è in legno mentre le pareti in pietra assicurano un design raffinato. Propone un nuovo concetto di cucina tipica: si può cenare o assaporare un gustoso cocktail per all'aperitivo. È gestita da Michele, titolare e chef con numerose esperienze anche con chef di alto livello lontano dal suo paese di origine, dove ha deciso di tornare per scommettere sulla sua terra, portando così una ventata di freschezza e di novità: "Siamo come una "piccola Toscana" e con i giusti mezzi possiamo diventare una buona realtà", sostiene. Giovane e con le idee chiare, si definisce impulsivo e fuori dagli schemi. Non sopporta le strategie perché a suo parere dimostrano la mancanza di sicurezza.
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Pater Familias con Francesco: collocato nel cuore di Paternopoli, a est del capoluogo, fa respirare un'atmosfera fuori dal tempo. L'ingresso superiore è neoclassico ed espone diversi dipinti mentre al piano inferiore si trova il ristorante vero e proprio e l'ambiente cambia totalmente: dotato di ingresso autonomo, ci si trova in un ex frantoio con pietre a vista. In generale la location è neoclassica e intima. Francesco è il titolare e il tuttofare del locale: propone un menu tradizionale e legato al territorio, con piatti prevalentemente tipici dell'Irpinia, e la sua più grande gioia è accogliere gli ospiti con un giro turistico del locale, a cui segue l'illustrazione dei quadri dipinti dal pittore Francesco Famiglietti, suo antenato (non a caso Francesco è amante della cultura e della conoscenza).