Alessandro Borghese 4 Ristoranti le anticipazioni della puntata del 12 febbraio: tappa a Milano

Stasera Alessandro Borghese 4 Ristoranti torna su Sky Uno e NOW alle 21:15: il nuovo episodio fa tappa a Milano

Alessandro Borghese 4 Ristoranti le anticipazioni della puntata del 12 febbraio: tappa a Milano

Alessandro Borghese 4 Ristoranti prosegue il viaggio tra i ristoratori: stasera 12 febbraio fa tappa a Milano per eleggere la migliore trattoria sotto la Madonnina. Il programma va in onda su Sky Uno alle 21:15 ed è disponibile in streaming su NOW e on demand su SKY.

Arriva a Milano il van di Alessandro Borghese 4 Ristoranti, e sarà proprio la Madonnina a fare da sfondo alla sfida che chiude questo ciclo di episodi dello show Sky Original realizzato da Banijay Italia. Nell'ultimo appuntamento, si elegge la migliore trattoria della metropoli lombarda.

Moda, business, tecnologia, glamour: Milano è una città cosmopolita, crocevia di stili e culture, di elementi sempre focalizzati sull'innovazione e sul futuro. Ma pur proiettata sul domani, in città non ci si dimentica mai di ieri: anche a tavola, dove i ristoranti fusion e di cucina internazionale spesso sorgono proprio accanto ai locali di cucina tradizionale meneghina. Il riso giallo e la cotoletta, la cassoela e il brasato, i mondeghili e il rustin negàa sono i capisaldi che secolo dopo secolo hanno costituito la cucina milanese, colonne portanti ancora oggi delle trattorie tipiche. Alessandro Borghese ne visita 4 mettendole in sfida, per capire com'è oggi davvero la cucina meneghina e quanta voglia di cambiamento c'è nei suoi piatti.

Stasera i 4 ristoranti in gara sono "Antica Trattoria Monluè" di Eugenio, "Trattoria La Pesa dal 1902" di Fabio, "Il Santo Bevitore" di Daniele e "Al Cantinone" di Gianni.

Le regole del gioco non cambiano anche in questa sfida: quattro ristoratori con qualcosa in comune, ognuno desideroso di dimostrare di essere il migliore in una determinata categoria, sono in gara per ottenere l'agognato, amatissimo e inconfondibile "dieci" dello chef. Ogni ristoratore invita gli altri tre che, accompagnati da Chef Borghese, commentano e votano con un punteggio da 0 a 10 location, menu, servizio, conto del ristorante che li ospita e la categoria Special, che cambia di puntata in puntata: tutti e quattro gli sfidanti, infatti, dovranno confrontarsi su uno stesso piatto, protagonista di quella puntata, così da rendere la gara tra loro sempre più diretta e intensa, senza esclusione di colpi.

In questa puntata, la categoria special sarà il piatto milanesissimo per eccellenza, l'ossobuco alla milanese - o per dirla giusta, l'òssbüs - tradizionalmente accompagnato dal risotto allo zafferano.

Come da tradizione, anche questo pasto sarà preceduto dalla scrupolosa ispezione dello chef Borghese della cucina del ristorante. Tutto verrà osservato nei minimi dettagli, per un'analisi che proseguirà poi durante il pasto, concentrandosi sul personale di sala, messo alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Solo alla fine si scoprirà il giudizio di chef Borghese, che con i suoi voti può confermare o ribaltare l'intera classifica. In palio per il vincitore di puntata, l'ambitissimo titolo di miglior ristorante e un contributo economico da investire nella propria attività.

I RISTORANTI IN GARA NELL'EPISODIO DI MILANO

"Antica Trattoria Monluè" di Eugenio, titolare assieme a sua moglie da 18 anni di questo locale nella zona est di Milano, proprio nel quartiere Monluè (nella zona Mecenate), nato addirittura nel 1450 come locanda. Eugenio proviene da una famiglia di ristoratori e oggi si occupa della sala, mentre la moglie è ai fornelli: la loro cucina è tipica milanese e lombarda, rigorosamente autentica, tanto che i piatti principali del menù sono il risotto con l'ossobuco e la cotoletta. Eugenio ama la cucina verace e tradizionale, per lui è fondamentale l'esperienza tramandata di famiglia in famiglia, tanto che nel suo locale ha voluto creare un'atmosfera prettamente familiare. I due coniugi hanno voluto creare un'oasi di pace e tradizione, un susseguirsi di ambienti pensati per ogni esigenza, con alcuni pezzi d'arredo dal sapore un po' vintage.

"Trattoria La Pesa dal 1902" di Fabio, cresciuto a orecchiette e cotoletta, che dal 2001 gestisce questo ristorante in zona San Siro esistente da 30 anni. Si occupa di accoglienza, tavoli e sala, ma anche del menù che viene deciso insieme ai collaboratori in cucina e che lui definisce "spolverato, tirato a lucido", con qualche piatto legato alla stagionalità. Molto attento ai dettagli, l'arredamento e l'atmosfera ricercata sono fondamentali. Il senso imprenditoriale di Fabio e il tocco della moglie hanno reso la trattoria contemporanea: tutto richiama casa e le tradizioni, con grande attenzione per i colori e per i dettagli (dalle pareti salvia agli utensili appesi al soffitto).

"Il Santo Bevitore" di Daniele, titolare di questo ristorante che sorge in piena Chinatown. Questa avventura è nata, per lui, nel 2015 con la moglie Rita, regina incontrastata della cucina. Milanese di nascita, Daniele si è avvicinato al mondo della cucina soprattutto grazie al padre, che "faceva un risotto all'ossobuco da urlo". È un oste di natura, appena può si ferma a parlare con i clienti che in molti casi sono diventati degli amici. La sua cucina mixa piatti tipicamente milanesi ad altri mediterranei come gli involtini di pesce spada. Il locale è caldo, il legno è protagonista: è pieno di disegni e foto che ritraggono Milano, ma soprattutto ci sono tante teiere, vera passione di Rita.

"Al Cantinone" di Gianni, nato a Napoli ma a Milano dagli anni Sessanta, titolare di questo locale a due passi da piazza Duomo. Ha iniziato la carriera come grossista ortofrutticolo per poi buttarsi nella ristorazione nel 2005, ora "Al Cantinone" si occupa soprattutto della sala: "Parlo con i clienti e faccio subito amicizia, sono lo zio di tutti", e infatti il suo soprannome è "Zio Roth". Il menù è tradizionalmente meneghino ma anche genericamente italiana, con piatti che possono accontentare la clientela turistica. La sua cucina che "fa ingrassare, nel risotto mettiamo una marea di burro e di grana". L'ambiente è informale e sa di casa, a volte anche retrò. Il ristorante a cena ha il servizio di ristorazione standard con servizio al tavolo, a pranzo invece viene diviso in due zone: una sempre con servizio al tavolo, l'altra self service - per accontentare chi fa una veloce pausa pranzo dall'ufficio - dove si può mangiare spendendo 12 euro.