Quest'anno cade il centenario della nascita di Alberto Sordi e per ricordare il celebre attore romano, Luca Manfredi ha voluto raccontare com'era dietro le quinte, in particolare il suo rapporto con la famiglia e con le donne della sua vita, ovvero le sorelle e la compagna Andreina Pagnani, con cui ebbe una lunga relazione.
Dopo aver diretto il film Permette? Alberto Sordi, in onda stasera su Rai3, Luca Manfredi svela, in un'intervista su Famiglia Cristiana, l'Alberto Sordi che ha conosciuto lui e che ha studiato attraverso le diverse biografie, scritte da chi, come lui, ha conosciuto i molteplici aspetti dell'attore:
"Ho letto sette biografie prima di mettere mano alla sceneggiatura." - ha raccontato Luca Manfredi - "In particolare, ricordo un ritratto che ne fece Oriana Fallaci, assai poco benevolo, in cui metteva in evidenza molti suoi difetti. Lo descrisse come un gran donnaiolo e disse che ci aveva provato pure con lei."
Il grande amore di Alberto Sordi, fu la sua compagna Andreina Pagnani, spiega Manfredi: "Aveva 14 anni più di lui e rimase legata a lui nove anni. Le vere uniche donne della vita di Alberto Sordi, furono le sue sorelle Savina e Aurelia, che dedicarono la loro esistenza a lui senza mai sposarsi. Sordi aveva una fidanzata austriaca a cui aveva fatto una promessa di matrimonio. Ma le mandò a dire proprio dal suo agente, usando un buffo plurale maiestatis, "quest'anno non ci possiamo sposare perché siamo impegnati col lavoro."
Sordi era amico di Nino Manfredi, il padre del regista Luca Manfredi: "hanno fatto anche diversi film insieme. In particolare, mi piace ricordare "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?" di Ettore Scola, del 1968. Ricordo una volta che mio padre lo invitò a pranzo e vedendoci, Sordi disse: "Nino, che bella famiglia che hai!" E mio padre ribatté: "E tu, Alberto, quando ti sposi?". E Sordi pronunciò anche in quell'occasione una sua celebre battuta: "E che mi metto, un'estranea in casa?".