Albano: per l'Ucraina il cantante è una minaccia alla sicurezza nazionale!

Albano è stato inserito dal Ministero della Cultura dell'Ucraina in una lista nera di personaggi considerati una minaccia per la sicurezza nazionale.

Albano è stato inserito dall'Ucraina in una lista nera di personaggi considerati una minaccia per la sicurezza nazionale. Il cantante di Cellino San Marco, però, è subito intervenuto annunciando di voler fare chiarezza su una vicenda che, per lui, ha davvero tutti i contorni di una farsa.

Sanremo 2013: Albano durante la terza serata
Sanremo 2013: Albano durante la terza serata

La notizia è stata riferita poche ore fa dall'agenzia Interfax, secondo cui sarebbe stato il ministero della Cultura ucraino, su diretta segnalazione del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali, a inserire il nominativo di Albano Carrisi in una lista che attualmente conta 147 personalità pericolose per il Paese. Come mai il cantante si è ritrovato ad essere il nemico n°1 (anzi, n°48 stando alla lista stilata il 6 marzo) dell'Ucraina? Sicuramente per le sue simpatie, mai nascoste, verso le politiche del presidente russo Vladimir Putin. Anche di recente Albano ha raccontato: "L'ho incontrato tre volte: nel 1986, durante una tournée in Russia, ho 18 concerti a Leningrado e altri 18 a Mosca. In uno di questi era presente anche lui, allora capo del Kgb. Il giorno dopo è venuto in albergo per complimentarsi. Nel 2004 ho cantato al Cremlino per festeggiare il Capodanno. Allo stesso tavolo c' erano Putin, la sua famiglia e Boris Eltsin e famiglia. Nel novembre scorso, invece, alla festa del centenario del Kgb, tanti cantanti, e anch' io, abbiamo intonato ognuno due canzoni".

Da qui, però, a essere considerato addirittura un pericolo per un intero stato ce ne vuole, e Albano non è affatto d'accordo a far la parte del nemico del popolo, di qualunque popolo: "Non ho mai detto una parola contro l'Ucraina. Mai fatto neanche un apprezzamento. E' inaccettabile che proprio io che canto da sempre la pace ora venga trattato come un terrorista. Non ho mai posseduto armi, neanche quelle mentali" è stata la prima replica di Albano allo strano caso internazionale. "Chiamerò subito l'ambasciatore e il Ministero della Cultura ucraina. Voglio capire come il mio nome sia finito nella lista. Quando l'ho saputo questa mattina ho pensato a uno scherzo, o a uno scambio di persona". Il cantante ha raccontato di essere stato in Ucraina tre o quattro anni fa "e mi sono anche trovato bene". Rispetto a Putin: "Se è bravo io lo dico. Non c'è un'amicizia, ma una semplice conoscenza, favorita anche dal fatto che lui è presidente onorario della Federazione internazionale dello judo e io ne sono ambasciatore nel mondo. Ho cantato per lui ma anche per tanti altri capi di Stato e pure per Giovanni Paolo II. Sono un uomo di pace e non di guerra". E in fondo lui è quello che, insieme a Romina Power, ha portato Felicità in giro per il mondo. "Forse all'Ucraina adesso non piacciono più le mie canzoni" scherza "ma la lista nera è troppo!".

Curiosità: Albano non è il primo italiano a finire nel mirino dell'Ucraina. Prima di lui l'attore e regista Michele Placido, iscritto nella lista nera dal 10 dicembre 2018. Il motivo? Lo stesso, ancora una volta per aver mostrato pubblico plauso a Putin. Durante una serata su Dante organizzata a Mosca nel 2015, Placido aveva dichiarato: "Putin è il numero uno in Europa per politica estera [...] Sul piano interno posso capire le contraddizioni, le critiche soprattutto dell'opposizione perché probabilmente i metodi non sono stati propriamente democratici, ma in politica estera è il numero uno in Europa, ed è più genuino rispetto alla Merkel e ai francesi".