Il produttore Alain Goldman, che ha all'attivo il bel biopic dedicato a Edith Piaf, La vie en rose, sta collaborando con i cineasti Guy Nattiv ed Erez Tadmor per realizzare una pellicola, ancora priva di titolo, dedicata alla storia del Mossad. Al centro del plot la storia di un agente dell'intelligence israeliana. A dirigere dovrebbero essere proprio Nattiv e Tadmor che lavoreranno in team. Il film racconterà la vera storia delle indagini sulla scomparsa di un bambino di nove anni, sparito per le strade di Gerusalemme nei primi anni '60. Il rapimento, noto come Caso Yossele, fu seguito con grande attenzione dai media israeliani anche perché cozzava con l'immagine paradisiaca promossa dalle fonti governative che volevano attirare in patria il maggior numero di ebrei residenti nei vari stati del mondo. Le ricerche della polizia non sortirono alcun effetto e il Primo Ministro decise di far intervenire il Mossad. Goldman spera di accelerare la fase di pre-produzione per far partire la lavorazione del film la prossima primavera
"E' una storia legata al Mossad e anche se il film sarà avvincente, si pone comunque molte importanti questioni tra cui quella legata alla sicurezza interna allo stato di Israele" ha spiegato Goldman. "E' l'opposto di Munich, un'occasione rara per vedere il Mossad intervenire in un caso che non è di omicidio. Mi piace molto lavorare con quei registi che hanno qualcosa da dire e i miei collaboratori sono particolarmente sensibili alla questione trattata nel film. Questo è il tipo di film che io sono orgoglioso di produrre".
Nattiv e Tadmor hanno all'attivo Strangers, film israeliano scritto e diretto da loro che ricostruisce sei giorni nella vita di Eyal, una donna iraeliana che vive in un kibbutz, e Rana, una palestinese che abita a Parigi. Il Mossad, in un momento in cui la politica internazionale è al centro dei riflettori, sarà oggetto anche di un'altra pellicola, lo spy thriller The Debt, diretto dall'inglese John Madden, che vedrà protagonisti Helen Mirren e Sam Worthington.