Stasera su Rai 1, in prima serata, continua il ciclo Misteri sotto il sole con il film A un passo dalla verità (La Traque in lingua originale), un thriller francese del 2021 che racconta uno dei fatti di cronaca nera più inquietanti di tutti i tempi. Tratto dal romanzo di Harold Cobert, La La mésange et l'ogresse, edito nel 2016, porta sullo schermo la storia di colui che è conosciuto come il mostro delle Ardenne.
La trama di A un passo dalla verità
Basato sulla vera storia del serial killer e pedofilo Michel Fourniret, il thriller parte dal suo arresto, avvenuto il 26 giugno 2003, e ripercorre un'agghiacciante scia di crimini lunga 14 anni.
Durante l'estate un uomo tenta di rapire una ragazzina, lei però riesce a scappare dal suo furgone e a denunciarlo. La polizia, che è a caccia di un pericoloso killer, non ha dubbi: troppi dettagli nella storia di Furniret coincidono con il profilo dell'uomo che gli inquirenti stanno cercando.
Durante gli interrogatori lui riesce a non scomporsi mai ma viene presto individuato il suo punto debole: la moglie Monique. Quando i poliziotti insinuano, durante i colloqui con lei, che per anni sia stata la sua complice silenziosa, i pezzi del disegno ciminale cominciano a comporsi.
Il cast
Diretto da Yves Rénier nel 2021, A un passo dalla verità vede Philippe Torreton nei panni del serial killer Michel Fourniret, mentre Isabelle Gélinas interpreta la moglie sua complice Monique Fourniret. Nel cast ci sono anche Mélanie Bernier, nei panni del capitano di polizia Nielsen, François-Xavier Demaison in quelli del commissario Declerk e Yves Rénier, che interpreta Arnaud Costenoble.
La storia vera del "mostro delle Ardenne"
Ribattezzato dalla stampa francese come "l'ogre des Ardennes", Michel Fourniret è stato uno dei più famosi e spietati serial killer attivi in Europa dagli anni '80. Era nato il 4 aprile del 1942 a Sedan ed è morto in carcere a Parigi nel maggio 2021. Nell'estate del 2004, a un anno dal suo arresto per mano della polizia, in seguito alla denuncia di una ragazzina belga, come il film racconta, dopo lunghi interrogatori ha confessato il rapimento, lo stupro e l'uccisione di otto ragazze tra il 1987 e il 2003.
Fourniret è stato però accusato di altri 10 omicidi, tutti con vittime femminili molto giovani, tutti compiuti tra Francia e Belgio nello stesso lasso di tempo.
Nei racconti agghiaccianti fatti agli inquirenti, il mostro delle Ardenne ha raccontato nei dettagli il modo in cui agiva: sceglieva la sua vittima e la attirava promettendo a volte un lavoro, a volte semplicemente un passaggio, una volta raggiunto un luogo isolato, violentava le ragazze e le uccideva. Il suo modus operandi fu diverso solo per il secondo dei suoi omicidi: la vittima era Farida Hammiche, fidanzata di un ex compagno di cella di Furniret, incaricata di recuperare dei lingotti d'oro che il serial killer, una volta fuori di prigione, avrebbe dovuto dissotterrare per conto della gang des postiches, una banda di rapinatori. Fourniret però, dopo aver recuperato la refurtiva, uccise Farida nel 1988 e fece sparire il suo cadavere. Con l'oro della banda comprò il castello di Sautou, dove sono stati poi ritrovati i resti di due delle vittime.
Nel 1988 sposa, in terze nozze, Monique Olivier, che verrà in seguito condannata all'ergastolo come sua complice. Sarà proprio lei, nel 2004, a un anno dal suo arresto in Belgio, a denunciarlo, per paura di finire anche lei in carcere. Nei suoi interrogatori la donna accusa Fourniret della morte di nove ragazze, e di altre lo accuserà negli anni a venire. Proprio grazie alle confessioni di Monique, il castello di carte del serial killer comincia a crollare. Michel Fourniret racconta di aver commesso otto omicidi, tra Francia e Belgio, e dà indicazioni precise per far ritrovare due corpi seppelliti nel parco intorno alla sua residenza di Sautou. Racconta ai detective che doveva "dare la caccia ad almeno due vergini l'anno".
Nel 2008, a 66 anni, viene condannato all'ergastolo dalla Corte d'Assiste delle Ardenne per sette omicidi, preceduti da stupri o tentati stupri, e per l'aggressione di altre tre ragazzine. Nel 2018 viene nuovamente condannato all'ergastolo per la morte di Farida Hammiche. Anche Monique Olivier viene condannata all'ergastolo nel 2008: è accuasata di essere stata complice del marito in quattro omicidi e in uno stupro di gruppo.
Nel 2020, un anno prima di morire, il mostro delle Ardenne confessa di aver ucciso Estelle Mouzin, una bambina di 9 anni scomparsa nell'anno della sua cattura.