Asia Argento è intervenuta a difesa di Fabrizio Corona dopo la decisione del tribunale di Sorveglianza di Milano di farlo tornare in carcere: l'attrice ha pubblicato un post su Instagram dove ha scritto: "è un uomo profondamente fragile".
Fabrizio Corona dovrà tornare nuovamente in carcere presso la Casa di Reclusione di Milano Opera: la notizia gli è stata comunicata questa mattina dal suo legale dopo che il tribunale di Sorveglianza di Milano gli ha revocato il differimento pena in detenzione domiciliare. Fabrizio Corona ora è ricoverato all'ospedale Niguarda di Milano, dove è stato ricoverato nel reparto di psichiatria per essersi tagliato i polsi dopo aver parlato con il suo avvocato.
Le foto dell'ex re dei paparazzi con il volto insanguinato hanno fatto il giro del web e diviso l'opinione pubblica e i social. Asia Argento, che recentemente aveva avuto un flirt con Corona, in un primo momento ha pubblicato nelle storie di Instagram un passaggio della Messa di requiem in Re minore K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart. Poco dopo ha postato il video dell'arresto di Corona e delle sue invettive contro i poliziotti che lo hanno ammanettato a terra.
Nella lunga caption che accompagna il post Asia Argento chiede giustizia per il suo amico che, dopo gli anni di carcere, ha provato a reinserirsi nella società lavorando e dando lavoro: "Quest'uomo non è un assassino, uno stupratore, un mafioso, uno spacciatore, un criminale. Ha sicuramente fatto un sacco di cazzate nella vita, ma ora, a 46 anni, nonostante ne abbia già passati più di 6 in carcere, è un cittadino reinserito, che lavora e dà da lavorare, che paga le tasse, è un padre, un figlio, un fratello ed un amico che si rende conto dei suoi errori per i quali ha chiesto scusa ad un giudice, davanti a tutti".
L'attrice, nella seconda parte del post, ricorda che Fabrizio Corona ha un disturbo della personalità diagnosticato dai medici e prevede che il suo amico non potrà reggere altri 30 mesi di carcere: "non gli viene perdonato proprio quel disturbo bipolare e narcisistico della personalità che gli è stato diagnosticato dai medici stessi dello Stato, sotto i quali era in cura. Ora ditemi voi come potrà quest'uomo apparentemente smargiasso ma profondamente fragile, passare incolume altri due anni e mezzo in carcere, io non conosco nessuno che sia uscito "riabilitato" dopo una lunga prigionia. Fare di Corona un caso esemplare solo perché è un personaggio pubblico è una roba da medioevo. Ma l'Italia non è un paese di lobotomizzati. Per questo io oggi grido con voi: GIUSTIZIA PER FABRIZIO! #GIUSTIZIAPERFABRIZIO".